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La Rai sotto accusa da Salvini: "Meglio venderla, troppo di sinistra"

Il leader della Lega, Matteo Salvini

Salvini non risparmia un'accusa alla Rai: "È evidente penda a sinistra, meglio venderla".

Sarebbe meglio mettere la Rai sul mercato“. È un’accusa forte quella che Matteo Salvini fa alla Rai, che critica per essere un’emittente troppo a sinistra. L’ex ministro dell’Interno lo dichiara il 28 maggio scorso in una diretta Instagram sul profilo del giornalista Gianluigi Nuzzi: “Sarebbe meglio tenere in mano un canale di tv pubblica” aggiunge.

L’accusa di Salvini alla Rai: “Ok a venderla”

Le dichiarazioni del senatore Salvini giungono in un momento delicato per l’emittente pubblica. Alcuni quotidiani italiani hanno dato notizia di una prossima dimissione dell’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini. Mentre parte il toto nomi, c’è chi guarda già al successore, Paolo Del Brocco, apprezzato da Matteo Renzi (Italia Viva). Questo ha allarmato chi non vuole che il leader di Italia Viva occupi quel posto. Da ciò la domanda del giornalista Nuzzi: “Non sarebbe meglio che il cda della Rai sia tolto ai partiti e messo in mano a persone illuminate?“. Alla domanda, Salvini ha risposto: “Sarebbe anche meglio metterla sul mercato, tenere un canale di televisione pubblica e prendere il modello di altri Paesi europei“.

Rai troppo a sinistra?

Salvini specifica che il servizio pubblico è fondamentale e riconosce professionisti nell’emittente, nonostante qualche dissapore passato: “Una rete di informazione pubblica, per carità, è importante e fondamentale anche perché in Rai ci sono delle professionalità enormi sia come giornalisti che come autori e operatori“. Eppure, dichiara che “spesso facciano molto più servizio pubblico le televisioni private, le televisioni e le radio locali“. Infine, leader del Carroccio non risparmia una stangata politica:”Che poi ci sia una preponderanza politica della sinistra dalla mattina alla sera mi sembra chiaro ed evidente, supportato anche dai dati“.

Infine, aggiunge: “Noi come Lega non abbiamo mai controllato televisioni, radio, giornali o banche. La nostra forza è la presenza”.