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Coronavirus, Zaia su Zangrillo: "Ha ragione, contagio sta crollando"

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Luca Zaia dà ragione ad Alberto Zangrillo: i dati sui contagi dimostrano come il coronavirus stia scomparendo.

Intervenuto nel corso della trasmissione Agorà in onda su Rai Tre, Luca Zaia ha commentato le parole di Alberto Zangrillo, il direttore della Terapia Intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano secondo cui “il coronavirus non esiste clinicamente più e terrorizzare il paese è qualcosa di cui qualcuno si deve prendere la responsabilità“.

Zaia su Zangrillo

Parole che hanno acceso un dibattito tanto nel mondo della medicina quanto della politica. Il governatore del Veneto si è schierato con lui sostenendo che effettivamente nella sua regione l’incidenza dei contagi è sotto lo 0,6 per mille. Il che significa che, ha spiegato, se ci fossero mille persone in una piazza, nessuna di loro verrebbe contagiata.

Il contagio sta crollando, anche se non bisogna abbassare la guardia“, ha continuato. Una constatazione che potrebbe essere legata ai fattori climatici o a qualcos’altro, considerazione che dovranno fare gli scienziati. E ancora: “Io guardo i dati e questi ci dicono che il virus sta scomparendo. Nei nostri dati l’effetto del lockdown lo vediamo, perché ha dato una flessione alla curva“. Le misure di restrizione hanno infatti fatto in modo che l’infezione si trovasse da sola senza ospiti da colonizzare, permettendo così una notevole diminuzione del tasso di contagio e dell’incremento dei positivi.

Infine una considerazione sulla proposta di far osservare due settimane di quarantena per chi proviene da paesi considerati a rischio. La stessa che egli aveva fatto a gennaio avanzando l’ipotesi di mettere in isolamento le persone che giungevano in Italia dalla Cina: “Quando lo chiedevamo noi ci davano dei razzisti“.

Zaia sui gilet arancioni

Nel corso dell’intervista il governatore ha avuto modo di commentare la protesta dei gilet arancioni organizzata in Piazza Duomo a Milano sabato 30 maggio 2020. Una manifestazione che ha radunato centinaia di persone e che ha fatto discutere per la violazione di tutte le norme anti contagio, dall’obbligo di indossare la mascherina a quello di rispettare il distanziamento sociale.

Facendo riferimento alla loro tesi secondo cui il virus in realtà non esista, si è così espresso: “Serve una legge per chi nega evidenze? Io sono per la libertà di pensiero, ma c’è un limite oltre il quale non si può andare. Chi nega cose come i campi di concentramento commette un reato, punto“.