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App Immuni, Salvini e Meloni all'unisono: "Italiani schedati"

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Non cambiano idea Matteo Salvini e Giorgia Meloni in merito all'app Immuni disponibile, dal 1 giugno, in 4 Regioni pilota.

Per Matteo Salvini e Giorgia Meloni pochi dubbi: l’app Immuni non è sicura per gli italiani e rappresenta un attentato alla democrazia. “Non è stato coinvolto il Parlamento”, denuncia la leader di Fratelli di Italia. “Qui siamo in Italia, non in Cina”, commenta invece il senatore della Lega. Insomma, l’app Immuni continua a far discutere. A maggior ragione adesso che, dal 1 giugno, il software è disponibile in quattro Regioni pilota che faranno da ‘tester’ per capire la funzionalità di questa applicazione fortemente voluta dal Governo Conte per contrastare l’emergenza Coronavirus.

In Abruzzo, Puglia, Marche e Liguria la sperimentazione partirà ufficialmente da giorno 8 giugno ma dal Governo Conte si dicono entusiasti di questa possibilità. “Dotarsi già da adesso dell’app – si legge in una nota congiunta i ministeri di Salute, Innovazione e della presidenza del Consiglio -, permetterà di risalire ai contatti che possono aver esposto una persona al rischio di contagio”. Ma per Meloni e Salvini l’app Immuni è un attentato alla Democrazia.

Immuni, la posizione della Lega

Sull’app Immuni, però, è nuovamente bagarre politica. La Lega di Matteo Salvini non muta posizione. Massimiliano Capitanio attacca il Governo Conte: “Se oggi può circolare un pericoloso virus, sfruttando l’esordio dell’app Immuni, la colpa è anche della scarsa informazione e dell’approccio dilettantistico con cui il governo ha gestito questa delicata partita”. Per il segretario della commissione di Vigilanza Rai: “L’applicazione, come è evidente, non è stata varata a maggio come promesso dal commissario Arcuri e non si è sfruttato il colossale ritardo per campagne di comunicazione che impedissero agli italiani di cadere nella rete di hacker, che potrebbero prendere in ostaggio centinaia di migliaia di telefoni”.

Per Capitanio, dunque: “Governo, ministri e commissari vari corrano al riparo evitando altre figuracce e senza costituire un’altra task force ad hoc”. E anche Matteo Salvini evidenzia la pericolosità dell’app Immuni: “Non scarico la app fino a quando non sono sicuro che i dati degli italiani, la loro vita privata, non vadano in mano a qualcuno che ha magari soci cinesi. Ci penso 18 volte…perché la Cina non è una democrazia”.

La posizione di Fratelli d’Italia

Fratelli d’Italia, invece, denuncia il mancato coinvolgimento delle opposizioni durante la discussione per la realizzazione dell’app Immuni. “Troviamo sconcertante che già da stasera l’app di tracciamento Immuni sia disponibile al download sui dispositivi degli italiani. Non è tollerabile pensare che milioni e milioni di cittadini possano essere schedati dal governo senza che il Parlamento italiano sia stato coinvolto”. Lo rendono noto, in una nota, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, e il responsabile Innovazione del partito, Federico Mollicone.

La denuncia del partito di Giorgia Meloni riguarda anche la: “Totale assenza della minima trasparenza circa le procedure che hanno portato alla sua realizzazione, e soprattutto senza la più completa chiarezza sulla conservazione dei dati personali degli italiani”. Fratelli d’Italia, inoltre, secondo la nota diramata: “Farà il possibile affinché non diventi anche uno strumento finalizzato all’uso improprio dei dati sensibili dei cittadini che scaricheranno l’app. Come ha rilevato il Copasir, inoltre, è rischiosa la presenza di operatori internazionali che possano accedere ai dati raccolti”.