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Conferenza stampa Conte: "Il nostro sistema sta funzionando"

conte ponte stretto messina

Nella conferenza stampa indetta per le 18 il premier Conte ha annunciato le novità a cui il governo sta lavorando per il post emergenza coronavirus.

Come precedentemente annunciato, alle ore 18 di mercoledì 3 giugno il premier Giuseppe Conte: ha tenuto una conferenza stampa dove ha fatto il punto della situazione in merito all’emergenza coronavirus nel Paese. il Presidente del Consiglio è intervenuto in diretta streaming per annunciare una serie di novità che verranno o sono già state attuate, tra cui la riapertura degli spostamenti tra le Regioni e la presentazione del piano decennale “Rilancio 2030” per rimettere in pista il turismo italiano.

Conferenza stampa Conte 3 giugno

Nell’aprire la conferenza stampa, il premier Conta ha ricordato come oggi sia il giorno in cui riprendono gli spostamenti tra le regioni: “Da oggi 3 giugno apriamo i nostri confini regionali, questo significa che ci potremmo spostare da regione a regione senza più autocertificazione. È una decisione che abbiamo preso in piena consapevolezza perché i dati della curva epidemiologica ci mostrano che il sistema di controllo che abbiamo adottato sta funzionando.

Conte ha poi aggiunto: Sta funzionando anche il procedere con aperture progressive. A distanza di circa un mese dal 4 maggio in cui abbiamo aperto la filiera della manifattura i numeri sono incoraggianti. Gli ultimi monitoraggi non segnalano una situazione critiche ne una situazione di sovraccarico delle strutture ospedaliere su tutto il territorio nazionale”.

In vista dell’arrivo della stagione estiva, il presidente del Consiglio ha sottolineato la capacità avuta dagli italiani di attenersi alle regole anche a scapito della vita sociale fuori dalle proprie abitazioni: “Grande attenzione per la socialità ritrova, ci meritiamo il sorriso, l’allegria dopo settimane di duri sacrifici ma è bene ricordare che se ci ritroviamo in questa situazione è perché abbiamo accettato tutti insieme di compiere dei sacrifici e abbiamo accettato responsabilmente di modificare le nostre radicate abitudini di vita”.

Il Recovery Fund

Sul tavolo anche la questione dei fondi europei, che per Conte saranno necessari alla ripresa del Paese per il post coronavirus tanto quanto i fondi stanziati dal governo stesso: “In 60 giorni abbiamo stanziato una cifra enorme: 80 miliari di euro, corrispondente pressapoco a tre manovre di bilancio. Queste misure sono però solo l’inziio di un percorso di rilancio del nostro paese. […] La somma che ci darà l’Europa sarà una risorsa da utilizzare sulla base di un progetto lungimirante per la ripresa: convocherò esperti e categorie socio-economiche per un’intera settimana per un confronto aperto sul “Recovery plan”. Nulla sarà lasciato al caso”.

Parlando specificatamente del Recovery Fund, Conte ha poi dichiarato: “La Commissione ha proposto il Recovery Fund, 750 miliardi di € da usare per ricostruire. Quest’opportunità dovremmo coglierla”. Mentre sul piano per il rilancio dell’economia ha voluto citare le parole pronunciate dal capo dello Stato in occasione della Festa della Repubblica: “Dobbiamo ancora intervenire in tanti settori, come lo spettacolo, l’artigianato. Interverremo nel breve periodo con altre misure. E qui recupero le parole del presidente Mattarella: dobbiamo agire nel segno della condivisione, abbiamo un’occasione storica per ripartire”.

Il nodo delle infrastrutture

Terminato il discorso sulla ripresa post coronavirus è stato discusso anche il tema delle infrastrutture, per il quale il premier ha annunciato il progetto di una rete ad alta velocità per interconnettere le regioni. A una domanda in merito al progetto del ponte sullo stretto di Messina, il premier ha poi risposto: “Io non voglio declamare delle opere immaginifiche, io ho parlato di una rete infrastrutturale che è inaccettabile. Quando faremo tutto questo, col decreto semplificazione, avremo la possibilità di programmare questi progetti mi siederò a un tavolo e senza pregiudizi valuterò anche il ponte sullo stretto.

La riapertura dei confini europei

Nel rispondere alla domande dei giornalisti, Conte ha anche affrontato il tema della riapertura dei confini europei, con paesi come l’Austria che hanno deciso nelle ultime ore di non riaprire le frontiere con il nostro Paese: “Ci sono alcuni paesi che ritengono di adottare misure nei confronti di paesi che allo stato hanno una curva di contagi più elevata. Non c’è motivo che altri paesi adottino misure discriminatorie nei confronti dell’Italia. Per questo il ministro Di Maio si sta dando da fare in queste ore che si possa arrivare a delle decisioni discriminatorie nei confronti del nostro paese che ritengo inaccettabili”.

Le manifestazioni del 2 giugno

Esprimendo il proprio parere sulle manifestazioni di protesta tenutesi a Roma in cui sono venute meno le più basilari norme di contenimento anti coronavirus, Conte ha specificato: “Per quanto riguarda ieri è chiaro che abbiamo ben superato la fase più acuto, quindi è giusto che ci sia anche la libertà di manifestare le proprie critiche e il proprio dissenso, anche neo confronti del governo, è il sale della democrazia. Quello che posso auspicare senz’altro è che il tutto sia fatto rispettando le precauzioni proprio perché adesso attraversiamo una fase in cui l’unica misura di contenimento del contagio è la distanza e l’uso della mascherina”.