> > Come spostarsi tra Regioni: in Italia inizia la fase 3

Come spostarsi tra Regioni: in Italia inizia la fase 3

regole-spostamenti-regioni

Il Governo non vuole limitazioni da parte delle singole Regioni, ma c'è chi stabilisce delle nuove regole.

Da mercoledì 3 giugno al via ufficialmente la ‘fase 3’ da Coronavirus: quali sono le regole da seguire per gli spostamenti tra le Regioni? Dopo tre mesi di lockdown e di spostamenti territoriali consentiti solo per motivi di urgenza, necessità, ritorno alla propria residenza, sanitari o di lavoro, gli italiani possono tornare a viaggiare tranquillamente senza dover motivare i propri spostamenti.

Un risultato fortemente voluto dal premier Giuseppe Conte e una linea di governo sposata anche dal ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia. Quest’ultimo, negli ultimi giorni, ha più volte ribadito che dal 3 giugno gli spostamenti su tutto il territorio nazionale varranno per ogni singola Regione. Non sussiste, dunque, alcuna limitazione né discriminazione territoriale. È però, nelle competenze dei singoli governatori, la possibilità di istituire alcune misure di sicurezza (che non possono comportare la limitazione della libera circolazione).

Le regole per gli spostamenti tra Regioni

Nella giornata di martedì 2 giugno, Francesco Boccia ha spiegato: “Si torna con la mobilità tra le regioni, oggi sembra una conquista se si pensa alle condizioni di qualche mese fa. Ce l’abbiamo fatta con il sacrificio di tutti, ricordando che lo dobbiamo fare sapendo che il virus convive con noi” ha commentato il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, che non dimentica “i 33mila italiani che non ci sono più e gli operatori sanitari che hanno lavorato in modo incredibile”.

Inoltre, dopo le polemiche con il Governatore della Sardegna, il Ministro in quota Dem evidenzia: “Solinas non ha più posto una condizione pregiudiziale, sta lavorando con tutti gli altri su meccanismi che consentano di rafforzare la prevenzione territoriale”. Difatti, resta nelle competenze delle singole Regioni la possibilità di introdurre protocolli di tracciamento per gli spostamenti all’interno delle proprie aree territoriali.

Una ripartenza che comunque resta condizionata dal divieto di assembramenti, di togliere la mascherina nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico e sui mezzi di trasporto. Resta anche l’obbligo del distanziamento sociale e la quarantena per chi ha infezioni respiratorie con febbre o la temperatura corporea superiore ai 37.5 gradi.

Cosa stabilisce il Lazio

Per esempio, nella serata di martedì 2 giugno è arrivata una nuova ordinanza del Lazio a firma di Nicola Zingaretti. Secondo quanto si legge nell’atto amministrativo, in regione Lazio non sono consentiti spostamenti in ingresso e sul territorio della regione ai soggetti che presentano: “Sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C), i quali devono rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante”. Inoltre, impedito l’ingresso anche ai “Soggetti già sottoposti a sorveglianza sanitaria attraverso isolamento fiduciario”.

E ancora, in Regione Lazio si prevede che i vettori e gli armatori: “Del trasporto interregionale di linea aereo, marittimo e ferroviario, per gli ingressi dedicati ai treni AV e IC provvedano alla misurazione della temperatura dei singoli passeggeri all’imbarco”. Questi possono vietare: In caso di stato febbrile maggiore di 37,5°C”. In merito all’ordinanza una nota della Regione Lazio ha precisato che: “Il divieto di circolare con una temperatura superiore a 37,5 è già previsto dal Dpcm del 26 aprile 2020. L’ordinanza regionale si limita a ribadire tale prescrizione stabilita dal Governo non ad istituirla e rafforza le misure di contact tracing prendendo in carico il cittadino qualora sia riscontrata una temperatura maggiore del 37,5 e avviando i controlli preposti”.

La nuova ordinanza di Regione Puglia

Novità anche da parte di Regione Puglia con Michele Emiliano che stabilisce come: “Tutte le persone fisiche che si spostino, si trasferiscano o facciano ingresso, in Puglia, da altre regioni o dall’estero, con mezzi di trasporto pubblici o privati: segnalino lo spostamento, il trasferimento o l’ingresso mediante compilazione del modello di auto-segnalazione disponibile sul sito istituzionale della Regione Puglia; dichiarino il luogo di provenienza ed il comune in cui soggiornano; conservino per un periodo di trenta giorni l’elenco dei luoghi visitati e delle persone incontrate durante il soggiorno”. Da queste norme sono esclusi gli spostamenti per ragioni di lavoro e di salute. Inoltre, si consiglia caldamente di scaricare l’app Immuni (la Puglia è una delle Regioni pilota).

Trasporti: come cambia dal 3 giugno

Per le regole in merito agli spostamenti tra Regioni novità importante anche per i trasporti che dal 3 giugno tornano a vivere come nell’era pre-Covid, seppur con le limitazioni dovute al distanziamento e all’evitare la creazione di assembramenti. Per quanto concerne il trasporto ferroviario, per esempio, il Mit ha stabilito: “Misurazione obbligatoria della temperatura nelle stazioni dell’Alta Velocità ferroviaria per tutti i passeggeri dei treni a lunga percorrenza. Per questo saranno introdotti ingressi dedicati ai passeggeri dei treni di AV e degli Intercity e nel caso sia rilevata una temperatura corporea superiore a 37,5°C non sarà consentito l’accesso a bordo del treno”.