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La lunga notte del Decreto Scuola: è corsa contro il tempo

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Alla Camera il voto finale sul Decreto Scuola: si vota alle 11 di sabato 6 giugno.

Corsa contro il tempo per l’approvazione del Decreto Scuola alla Camera: alle ore 11 di sabato 6 giugno al via il voto finale. Ma la notte appena trascorsa è stata lunga e intensa: il Parlamento è stato impegnato per tutto il tempo sulla discussione relativa agli emendamenti che comporranno il Decreto Scuola, fortemente voluto dal Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

I lavori alla Camera hanno dovuto subire delle interruzioni, con cadenza regolare di ogni tre ore, a causa dei tempi tecnici per la sanificazione degli ambienti in virtù dell’emergenza da Coronavirus. Ma la tensione in aula resta altissima con tanti nodi al pettine da sciogliere in tempi celeri.

Decreto Scuola: il voto finale alla Camera

Adesso è la Maggioranza, in merito al Decreto Scuola, a far registrare qualche tensione di troppo mentre sono gli esponenti di Forza Italia e Fratelli d’Italia a cercare un punto di incontro per chiudere la partita sul voto in merito al Decreto Scuola. Anche perché i tempi tecnici sono molto ristretti e c’è il rischio che salti il banco. E qualora il Dl non dovesse essere approvato ci sarebbe un cortocircuito con gli esami di maturità, in programma a metà giugno, che porterebbe alla rabbia di genitori e studenti.

Maggioranza e opposizione sono alla Camera da giovedì 4 giugno: dopo il voto di fiducia incassato dal governo, è iniziato l’ostruzionismo sugli ordini del giorno, i documenti di indirizzo sull’applicazione del decreto. L’obiettivo è è stato, inizialmente, quello di impedire l’approvazione del Decreto Scuola entro giorno 7, data in cui è fissato il termine ultimo per l’approvazione. Con la relativa decadenza si richiederebbero le dimissioni della Azzolina aprendo una crisi di Governo.

Per questo motivo, la Maggioranza dalla notte di giovedì 4 giugno è ricorsa alla seduta fiume: senza interruzioni, tranne quelle ogni tre ore per sanificare l’Aula. I lavori sono dunque proseguiti tutta la notte e tutta la giornata di venerdì e proseguono, ininterrottamente, fino a sabato mattina con il voto finale. L’ostruzionismo ha potato a momenti di grande tensione in Aula a Montecitorio, con la sospensione della seduta quando i leghisti hanno innalzato uno stendardo invitando la titolare del Miur ad andare via: “Azzolina bocciata”.

Le reazioni politiche

Ed è alta tensione tra maggioranza e opposizione sul Decreto Scuola. Per esempio, Vito Crimi del Movimento 5 Stelle definisce Lega e compagni come: “Irresponsabili e incoscienti. Questi sono capricci di forze politiche miopi e assetate di potere”, ha rincarato la dose.

Ma la preoccupazione che gli esami di maturità possano saltare coinvolge anche l’opposizione tant’è che Tommaso Foti di FdI ha evidenzia come: “Se avessimo voluto fare ostruzionismo ora saremmo ancora alla discussione generale”.