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Di Battista è pronto per diventare leader dei 5 stelle: i segnali del ritorno

di battista leader 5 stelle

Alessandro Di Battista sarebbe pronto a svolgere il ruolo di leader del Movimento 5 Stelle: un atteggiamento non gradito alla forza politica.

Seppur apparentemente fuori dalle dinamiche politiche, ci sono degli indizi che lasciano intendere che Alessandro Di Battista stia anelando al ruolo di leader del Movimento 5 Stelle. Un’ipotesi che non sarebbe gradita ai big della forza politica che infatti starebbero agendo per metterlo da parte, come fatto notare anche da Barbara Lezzi.

Di Battista leader dei 5 stelle?

Il pentastellato non ha mai nascosto critiche e accuse all’attuale governo nonostante i suoi compagni ne facciano parte. Rilascia interviste, compare in televisione, si esprime su Facebook a differenza del capo politico del Movimento Vito Crimi che si mostra invece più sfuggente. Impossibile non notare la sua insofferenza nell’alleanza con il Partito Democratico, più volte espressa anche da Max Bugani, Giulia Grillo, Barbara Lezzi e Ignazio Corrao che sarebbero dalla sua parte.

Di Battista starebbe fremendo per fissare la data degli Stati Generali e sfidare Luigi Di Maio, che al contrario sembra voler rimandare il duello per la leadership e puntare su una guida temporanea di un anno oppure a una collettiva. Un atteggiamento che il Movimento sembra non gradire come dimostrato da eventi recenti. Primo fra tutti la sospensione per un mese di Corrao (da sempre al fianco di Dibba) per aver votato in dissenso rispetto al gruppo dell’Europarlamento. La votazione riguardava il pacchetto di investimenti per combattere la crisi causata dal coronavirus.

Una decisione che i più hanno visto come una dichiarazione di guerra allo storico attivista. La prima a farlo notare è stata Barbara Lezzi: “Parliamoci chiaro, questa mossa è fatta per isolare Alessandro, reo di aver presentato una proposta. Parlare di temi e chiedere di non rinnovare alla guida della più potente partecipata di Stato un inquisito è diventato per il M5S uno stigma“.

Anche Giulia Grillo sembra non aver condiviso questa scelta, chiedendosi se sia cambiata la linea politica dato che non se ne è discusso da nessuna parte. In ogni caso, se in autunno ci saranno gli Stati Generali e si voterà su Rousseau, in caso di candidatura e vittoria di Di Battista sarà inevitabile un cambio di passo anche all’interno del governo.