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Sondaggi politici, fiducia a Conte: "Se cade si torna alle urne"

conte alitalia autostrade

Per i sondaggi politici dell'Istituto Piepoli si registra una piena fiducia nel Governo giallo-rosso. Se dovesse 'cadere' si tornerebbe alle urne.

Fiducia a Conte fino al 2023, in caso contrario ritorno alle urne perché non sussistono altre maggioranze in Parlamento: è questo il pensiero che emerge dagli ultimi sondaggi politici realizzati dall’Istituto Piepoli e che testano l’umore degli italiani in relazione al tema della politica.

Giuseppe Conte ha la piena fiducia da parte del 49% del campione intervistato. Addirittura, la stessa percentuale di intervistati dichiara di essere fiduciosa sul fatto che il Governo Conte resterà in carica fino a naturale scadenza del mandato, ovvero il 2023. E che non ci siano alternative valide all’interno del Parlamento.

Sondaggi politici: fiducia in Conte

Il sondaggio politico dell’Istituto Piepoli, realizzato in collaborazione con ‘In Rete’, non fa altro che confermare il gradimento degli italiani nei confronti dell’attuale Primo Ministro e tutto il suo esecutivo. Tant’è che senza il governo giallo-rosso la soluzione sarebbe solo una: tornare al voto. Addirittura, ben il 56% del campione intervistato esclude la possibilità di un rimpasto di Governo con una nuova maggioranza.

“Per gli italiani in questo Parlamento è difficile trovare un’altra maggioranza – si legge nella relazione dell’Istituto Piepoli sui sondaggi politici di lunedì 8 giugno – e ne sono convinti anche gli elettori di centrodestra che, in caso di crisi, puntano al ritorno al voto”. Non ci sono strade alternative se non quella del voto, auspicata fortemente dall’opposizione e rilanciata proprio da Matteo Salvini che avrebbe individuato anche la data utile per andare alle urne.

L’opinione pubblica, comunque, nel corso degli ultimi mesi ha avuto altri pensieri rispetto alla possibilità di tornare al voto per costituire una nuova maggioranza governativa. “L’emergenza sanitaria – evidenzia l’Istituto Piepoli – ha dominato il sentimento dell’opinione pubblica nella prima metà del 2020. La fiducia nel presidente del Consiglio è ancora molto alta, ma i primi segnali deboli lasciano intravedere un crescente timore sui primi effetti della crisi economica”.