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Stati generali, parla Conte: "Stiamo lavorando per il nostro Paese"

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Il premier Conte è intervenuto in una breve conferenza stampa illustrando i temi trattati nella giornata del 15 giugno presso gli Stati Generali.

Nella serata del 15 giugno il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è intervenuto per una breve conferenza stampa nei giardini di Villa Pamphilij, nella quale ha illustrato a grandi linee i temi trattati nelle ore precedenti presso i cosiddetti Stati Generali. Il premier ha specificato di aver iniziato la giornata incontrando la task force di Vittorio Colao, proseguendo poi successivamente con il tavolo delle sigle sindacali e anticipando l’imminente incontro con i rappresentanti degli enti locali per decidere i dettagli della ripartenza dei prossimi mesi.

Stati Generali, le parole di Conte

Nel corso del breve incontro con i giornalisti, il premier Conte ha sottolineato il lavoro svolto nelle ultime ore in merito al tema del lavoro e della gestione della crisi occupazione in Italia: “Abbiamo esposto la linea del governo. Questo governo ha fatto un scelta dall’inizio dell’emergenza, noi qui non lasciamo i lavoratori, non li abbandoniamo per strada, non lasciamo che vengano licenziati. […] In altri paesi hanno già tantissima disoccupazione, noi qui in Italia non la vogliamo”.

Ribadita anche la proposta di proroga della cassa integrazione per le aziende e i lavoratori che hanno esaurito le prime 14 settimane, con l’aggiunta della possibilità per i piccoli imprenditori di richiedere un contributo a fondo perduto: “Abbiamo la possibilità di richiedere online il contributo a fondo perduto per artigiani e piccoli imprenditori che fatturano fino a 5 milioni di euro. Chi ha subito danni e perdite può richiedere contributi a fondo perduto, avete circa 60 giorni per farlo. […] Stiamo lavorando per il nostro Paese”.

L’eventuale candidatura a leader del M5s

Nel rispondere alle domande dei giornalisti presenti, Conte ha inoltre escluso la possibilità di una sua candidatura come leader del M5s alle prossime elezioni: “Io ho un’occupazione e lo dico anche a tutti coloro che elaborano sondaggi inserendo la figura di Conte tra le domande. […] Domani se termino questo servizio ritorno a fare quello che facevo e sarò contentissimo, quindi non c’è un problema di uno spazio o di un’occupazione da trovare per il sottoscritto”.

Più tranciante invece il giudizio sulle recenti polemiche interne al M5s, nel quale alla già persistente lotta per la leadership si è aggiunta anche la tegola dei presunti finanziamenti ricevuti nel 2010 dal governo venezuelano di Nicolas Maduro: “Non credo sia opportuno valutare vicende interne a una delle forze politiche che compongono la maggioranza. Io ho un incarico in questo momento”. Conte ha in seguito affermato di non aver ancora sentito Beppe Grillo in questi giorni.

No alla patrimoniale

Sulla possibilità di una tassa patrimoniale per l’anno venturo, il premier Conte è apparso categorico: “Non c’è nell’orizzonte nostro e dell’anno prossimo una patrimoniale. Uno dei punti di forza del nostro sistema economico è il risparmio privato, che diventa anche una risorsa come stiamo vedendo. Quindi dobbiamo sollecitare che questo risparmio si indirizzi verso progetti specifici, ma non tramite una nuova tassa.

Nessun nuovo aggiornamento invece sul Meccanismo Europeo di Stabilità, sul quale Conte ribadisce la posizione dell’intero esecutivo: “Sul Mes non ci sono novità all’orizzonte, noi come governo abbiamo la posizione che non c’è la necessità in questo momento di attivare il Mes”.

Il nodo delle elezioni amministrative

Sul finale anche un accenno alle prossime elezioni amministrative e regionali previste per settembre, per la quali non è però ancora chiaro se i seggi dovranno essere allestiti o meno nei locali scolastici appena sanificati: “Ho visto che il Pd ha suggerito di trovare altri locali per i seggi elettorali, mi sembra un buona idea quindi chiederò alla ministra Lamorgese di trovare dei locali alternativi.

In merito al ritorno a scuola invece, Conte ha aggiunto: “Noi abbiamo ben chiaro l’obiettivo di tornare a scuola con la didattica in presenza. La didattica a distanza ha evidenziato anche il divario digitale, ecco perché torneremo a scuola”.