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Caso Regeni, Di Maio scrive al governo egiziano: "Tempo scaduto"

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Luigi DI Maio prende una forte posizione sul caso Regeni: "Adesso basta, il tempo è scaduto. Vogliamo i nomi degli indagati".

Nella giornata di giovedì 18 giugno Giuseppe Conte sarà sentito dalla Commissione Parlamentare di Inchiesta sul caso Giulio Regeni. Ma intanto è Luigi Di Maio a ‘bussare’ alle porte del governo egiziano chiedendo chiarezza e trasparenza. Il titolare della Farnesina, con una lettera ufficiale, ha scritto al Cairo comunicando che il tempo è terminato.

Il Ministro degli Esteri, a nome dell’Italia, chiede giustizia per Giulio Regeni: “Vogliamo sapere i nomi degli indagati”. Anche perché la mancanza di risposte: “Da parte delle autorità giudiziarie egiziane alla richiesta della procura italiana rappresenta un grave impedimento al raggiungimento della verità” è il pensiero di Di Maio.

Caso Regeni, la lettera di Di Maio

Ed è per questo che Luigi Di Maio auspica: “Che una reale cooperazione possa finalmente instaurarsi tra le due autorità giudiziarie, che nei prossimi giorni organizzeranno una teleconferenza tra i due nuovi procuratori”. Il Ministro degli Esteri ha commentato così la lettera sul suo profilo Facebook: “Ho mandato una lettera al ministro degli Esteri egiziano Shoukry ribadendo che serve un efficace segnale di svolta sul caso di Giulio Regeni. Bisogna far luce definitivamente sulla morte di Giulio perché il tempo dell’attesa è finito”.

Per Luigi Di Maio una data molto importante è quella del: “Primo luglio quando i magistrati italiani ed egiziani si incontreranno. Confido che da questo contatto possano scaturire progressi concreti. Le ombre sulla morte di Giulio Regeni rappresentano per tutti noi una ferita ancora aperta, che va rimarginata al più presto”.

Il titolare della Farnesina comprende il dolore della famiglia Regeni: “Hanno tutto il diritto di chiedere con forza delle risposte ed è inaccettabile che ad oggi queste risposte ancora non siano arrivate.Farò tutto il possibile per accelerare questo percorso. Il governo è compatto, stiamo lavorando in sinergia e con il massimo impegno per ottenere la verità sulla morte di Giulio Regeni”.