L’ex ministra della Salute, Giulia Grillo, stavolta non ci sta e denuncia le minacce sui social: “Stavolta ho deciso di non lasciar perdere” dichiara. Il riferimento è al commento di un utente su Facebook, che ha usato una frase intimidatoria: “Ti raseremo il cranio come le detenute“. Davanti a queste parole dense di livore, la deputata 5 Stelle ha deciso di procedere per vie legali.
Giulia Grillo: le minacce sui social e la denuncia
Il commento di un hater ha colpito l’ex ministra per l’odio estremo: “Ti rifaremo la pelle“, inizia il commento, facendo riferimento a un presunto trattamento da riservare come per le detenute criminali. Parole scritte pixel su bianco sul profilo social della deputata. A scriverle un uomo. “Un uomo comune, sarà un padre, un fratello, un amico […] che di fronte ad uno schermo si concede il lusso di dare il peggio di sé“. Il profilo in questione rientra in quello dei cosiddetti hater, profili reali di uomini e donne che si accaniscono su un personaggio pubblico. Non è il primo caso. Fra gli ultimi, l’episodio di odio sui social contro i figli del conduttore Paolo Bonolis. Grillo non è nuova a minacce di questo tipo. La violenza del commento l’ha, però, indotta a prendere provvedimenti: “Bisogna capire che non sempre tutto è concesso” ha detto.
La solidarietà a Grillo dal mondo della politica
Il MoVimento 5 Stelle ha fatto sentire la sua vicinanza all’ex ministra. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha dichiarato in una nota: “Anche la politica deve fare una seria riflessione, evitando di alimentare le tensioni fra i cittadini“. Gli ha fatto eco Davide Crippa, capogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera: “Esprimo solidarietà alla collega Giulia Grillo, vittima di vergognose e ignobili minacce da parte di alcuni haters. A lei va la mia vicinanza e quella di tutto il gruppo M5S alla Camera” ha scritto in un tweet.
Davanti a questi gesti da condannare senza esitazione, tutto il mondo politico è chiamato a riflettere. La denuncia della deputata non è solo un monito, ma un esempio per tutti coloro che, con leggerezza, pensano di offendere una persona reale con la sola “forza” della tastiera.