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Le linee guida della Azzolina non piacciono ai presidi: "Bocciate"

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Linee guida della Azzolina per il rientro a scuola non soddisfacenti per i presidi italiani.

I presidi della scuola italiana rigettano le linee guida proposte dal Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Il provvedimento – che attualmente è solo sotto forma di bozza – non piace assolutamente ai dirigenti degli istituti scolastici italiani. Le misure paventate per un rientro in classe, in tempi di pandemia da Coronavirus, non sono effettivamente ‘operative’.

A denunciarlo è l’associazione di categoria, Anp, che rappresenta i presidi italiani. Antonello Giannelli commenta così il ‘Piano scuola’ con le linee guida della Azzolina: “Non contiene indicazioni operative né definisce livelli minimi di servizio, ma si limita ad elencare le possibilità offerte dalla legge sull’autonomia, senza assegnare ulteriori risorse e senza attribuire ai dirigenti la dovuta libertà gestionale”.

Il via libera sulle linee guida della Azzolina dovrà avvenire, da parte della Conferenza Stato-Regioni, entro giovedì 25 giugno.

Le linee guida sulla scuola

Ma cosa prevedono le linee guida della scuola secondo il Miur? Anzitutto, una riconfigurazione del gruppo classe in più gruppi di apprendimento. Inoltre, articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso. Il Miur prevede anche la frequenza scolastica in turni differenziati.

Per quanto concerne le scuole superiori, attività di didattica in presenza e digitale integrata oltre l’aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari. E ancora, le linee guida della Azzolina per la scuola prevedono l’estensione del tempo scuola alla giornata di sabato.

Le scuole potranno poi valutare l’opportunità di effettuare la refezione scolastica in due o più turni per evitare l’affollamento dei locali. Se tutto ciò non dovesse essere sufficiente sarà compito dei singoli enti locali trovare soluzioni idonee.