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Coronavirus a Mondragone, De Luca: "È stato portato dalla Bulgaria"

Coronavirus a Mondragone, le dichiarazioni di De Luca

Aumentano i positivi di coronavirus a Mondragone e De Luca ritiene responsabili i Bulgari. Le dichiarazioni del governatore fanno discutere.

Per il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il focolaio di coronavirus scoppiato il 22 giugno a Mondragoneè stato portato dalla Bulgaria o da altre parti del mondo“. Fanno discutere le dichiarazioni che il presidente campano ha rilasciato in un video su Facebook.

Coronavirus a Mondragone: le dichiarazioni di De Luca

Per il governatore, la Covid-19 proviene dalla Bulgaria: “Sono contagi arrivati in Italia dalla Bulgaria o da altre parti del mondo, ma come sempre noi siamo impegnati a garantire la serenità di vita delle nostre famiglie” ha detto il governatore. Per poi aggiungere: “Credo che faremo nelle prossime settimane anche un lavoro a tappeto sugli stagionali che vanno a lavorare nelle campagne, soprattutto nei due mesi di luglio e agosto. Mi pare che stiamo reggendo bene e dando tranquillità, sanitaria e non solo sanitaria, alle nostre comunità“. De Luca è ottimista, anche se non nasconde la preoccupazione per l’aumento repentino dei contagi. Attualmente al coronavirus sono risultate positive 49 persone. “Su Mondragone abbiamo, come sempre, reagito in tempi immediati – ha detto De Luca –. Appena abbiamo avuto notizia di un contagio di una donna di nazionalità bulgara abbiamo messo in quarantena le palazzine, abbiamo mobilitato le forze dell’ordine […]. Stiamo facendo, come sempre, un lavoro rigoroso e impegnativo per isolare i contagi” ha aggiunto.

Il punto sui contagi di Mondragone: cosa sappiamo

Nel comune in provincia di Caserta è stato scoperto un focolaio di Covid-19 in quattro edifici di case popolari abitati da circa 700 persone. Si tratta del Complesso ex-Cirio: all’inizio, otto sono risultati positivi al coronavrius, ora sono 49. Stando le prime indagini, il primo caso registrato è quello di un uomo di nazionalità bulgara, a cui si è aggiunto quello di una ragazza immigrata bulgara, che ha partorito all’ospedale di Sessa Aurunca. Dopo un’operazione di screening, d’accordo con il sindaco Virgilio Pacifico, De Luca ha imposto una quarantena per i residenti in loco. Con un’ordinanza, si è imposta una piccola zona rossa valida fino al 30 giugno. La zona sarebbe stata violata ieri 24 giugno dagli stessi residenti, scesi in strada per protestare.

Coronavirus fra violazioni vere e presunte

Il caso di Mondragone era emerso nelle polemiche dopo che Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale della Campania di Davvero Verdi, aveva postato un video in cui mostrava la “violazione” della zona rossa da parte di immigrati bulgari. Gli uomini con materassi ripresi con cellulare sarebbero stati sfrattati nella sera del 23 giugno dai loro affittuari. Stando a chi ha girato il video, il gruppetto di immigrati avrebbe violato la zona rossa disposta dall’ordinanza. Lo stesso sindaco di Mondragone ha chiesto di inasprire controlli. La smentita è arrivata il giorno dopo dal comandante dalla Polizia, Davide Bonuglia. Secondo Bonuglia, gli immigrati erano liberi di muoversi perché la strada da loro imboccata “non era oggetto di chiusura“. In altre parole, gli immigrati bulgari non avrebbero violato alcuna zona rossa.

Le proteste in strada mostrano, comunque, un clima di insofferenza. A pagarne le spese è una minoranza che per sbarcare il lunario vive anche di lavori stagionali fra i campi bollenti del Sud-Italia.