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Pierpaolo Sileri: "Seconda ondata di Coronavirus? Non credo"

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Il viceministro alla Salute, Sileri, esclude categoricamente una seconda ondata violenta di Coronavirus in Italia.

È certamente da rivedere la comunicazione del Governo Conte in merito alla gestione della pandemia Coronavirus. Non fosse altro che due personaggi di spicco dello stesso Ministero, nello spazio di meno di 24 ore, si siano esposti con dichiarazioni antitetiche. Se il Ministro della Salute, Roberto Speranza, non esclude una seconda ondata di contagi da Coronavirus il prossimo autunno, lo stesso non si può dire del suo vice, Pierpaolo Sileri che invece reputa l’ipotesi alquanto remota.

Insomma, non solo dibattiti accesi tra virologi ma anche una linea di pensiero non unica all’interno del Ministero della Salute. Per il viceministro Sileri, infatti, una seconda ondata violenta di Coronavirus a settembre-ottobre è da escludere. Lo ha dichiarato, nella giornata di mercoledì 1 luglio, in piazza a Roma in occasione della presentazione dell’iniziativa di screening in piazza Cavour organizzata dall’Ordine degli avvocati capitolini, con test sierologici gratuiti per tutti gli iscritti.

Coronavirus, Sileri: “No a seconda ondata”

Il viceministro della Salute, in quota Movimento 5 Stelle, ha risposto così a precisa domanda: “Si parla di una nuova violenta ondata del virus a settembre-ottobre, ma io non credo che così sarà. Anzi, se diamo un messaggio di paura può accadere l’opposto. L’Italia deve ripartire e si riparte facendo capire alle persone che la malattia esiste, il virus è fra noi”.

E qualora dovesse presentarsi una possibile seconda ondata: “Non sarà come la prima”, assicura Sileri. Che invita tutti a fare meno terrorismo perché sennò l’Italia faticherà a ripartire economicamente. “Dire che avremo di nuovo mille morti al giorno non aiuta nessuno”.