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Selvaggia Lucarelli sui comizi di Salvini: "Irresponsabile e bifolco"

lucarelli salvini

Selvaggia Lucarelli ha criticato il leader della Lega Matteo Salvini riguardo al suo mancato rispetto delle norme anti coronavirus.

Continuano le critiche a Matteo Salvini riguardo il suo mancato rispetto delle più basilari norme anti coronavirus e questa volta ad aggiungersi al coro dei biasimanti è stata Selvaggia Lucarelli, che sul proprio profilo Facebook ha pubblicato un lungo post in cui definisce “irresponsabile e bifolco” il leader della Lega mentre saluta e abbraccia decine di persone senza indossare la mascherina. Un atteggiamento che era stato già più volte criticato in passato, ad esempio in occasione della manifestazione del centrodestra organizzata lo scorso 2 giugno.

Selvaggia Lucarelli critica Matteo Salvini

Nell’introdurre il suo messaggio, la Lucarelli ci tiene a ricordare come in questi ultimi mesi abbiamo imparato a difenderci l’un l’altro dalla pandemia tramite l’utilizzo delle mascherine e come siano gli anziani coloro che dovrebbero essere maggiormente protetti dalle insidie del coronavirus: “Abbiamo rinunciato ad abbracciare persone a cui vogliamo bene e a salutare con un bacio o una stretta di mano. Sappiamo che dopo l’incubo, tutto questo è un sacrificio e un compromesso accettabile. Abbiamo imparato, forse, a pensare al bene della comunità. Ma non abbiamo dimenticato le rsa, i nostri nonni, gli anziani nelle bare, portati via dall’esercito”.

Sacrifici fatti da tutta la popolazione italiana che però vengono resi vani dai comportamenti di pochi, e tra quei pochi secondo la Lucarelli rientra a pieno titolo anche Matteo Salvini, che pur di mostrarsi vicino al popolo è disposto a fare bagni di folla privo di qualsivoglia dispositivo di protezione individuale: “Poi arriva lui che se ne strafotte di tutto, dei lutti ancora giovani e dei rischi che sono ancora e soprattutto lì, in ogni abbraccio imprudente e non necessario. Il tutto a favore di telecamera, perché ovviamente sta lanciando un messaggio di anarchia imbecille”.

La contestazione del figlio della Lucarelli

Nella giornata del 5 luglio è diventato virale sui social in video in cui si può vedere il figlio adolescente di Selvaggia Lucarelli contestare il segretario della Lega a margine di un comizio a Milano. Avvicinatosi a Salvini, il ragazzo si rivolge all’ex ministro accusandolo di essere un razzista nei confronti degli stranieri presenti in Italia e venendo per questo allontanato per poi essere sottoposto a un controllo da parte delle forze dell’ordine. A riprendere la scena era presente la stessa Selvaggia Lucarelli, che ha poi chiesto agli agenti perché stessero chiedendo i documenti a un ragazzino di 15 anni.

Successivamente, il ragazzo ha spiegato quello che voleva dire a dei giornalisti li presenti: Ho detto che secondo me il suo governo è razzista, che è una persona omofoba, senza alcun tipo di insulto e di attacco personale. Ho detto la mia opinione, ho detto che purtroppo molte persone della comunità di colore non lo sopportano per il suo comportamento razzista, hanno provato a cacciarmi e ora mi ha fermato la Polizia”. […] “La destra non ha mai avuto una grande libertà di espressione, ma adesso andare li ed essere fermato dalla Polizia mi sembra ridicolo. Si lamenta tanto della dittatura e poi si fanno queste cose”.

La replica della giornalista

Alcune ore dopo l’episodio è la stessa Lucarelli a raccontarne la dinamica, prima in un breve commento sotto il suo ultimo post sul suo profilo: “Dopo che ho scritto questo post sono scesa al bar sotto casa e c’era lui a fare un comizio. Senza mascherina. L’universo mi sta parlando”, e in seguito anche con un articolo in cui spiega cosa è accaduto in quei fatidici momenti: “Stamattina facevamo colazione al bar sotto casa e c’era un gazebo della Lega a 50 metri da noi. Abbiamo sentito un applauso e capito che era arrivato Salvini, senza che nessuno lo avesse annunciato. […] Mio figlio ha espresso il suo desiderio di dirgli quello che pensa, quello di cui parla in casa, quello di cui discute con i suoi amici della scuola, alcuni dei quali vicini a famosi gruppi studenteschi di sinistra”.

La giornalista pone poi l’accento sul trattamento riservato al figlio da parte delle forze dell’ordine li presenti, che lo hanno identificato subito dopo che questi aveva posto una domanda al segretario della Lega: “È stata una scena pietosa. Fermare un ragazzino di 15 anni per chiedergli i documenti dopo che civilmente aveva espresso le sue idee, costringendolo per giunta a dire nome e cognome in pubblico, visto che i documenti li aveva lasciati a casa, è un pessimo segnale”.

Nel finale la Lucarelli lancia un’ultima stoccata alla Lega, rea di aver pubblicato una foto del figlio in un post sulla propria pagine Facebook: “Ringrazio la pagina ufficiale Lega-Salvini premier per aver pubblicato la foto di Leon, 15 anni, con la mascherina. Chissà che Salvini, vedendo che riesce a farlo pure un adolescente, non impari a mettersela”.