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Dl Semplificazioni, la conferenza stampa del premier Conte

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Il premier Giuseppe Conte ha illustrato in conferenza stampa le misure del Dl Semplificazioni: tante novità, dalla digitalizzazione alle grandi opere.

Si è tenuta alle ore 12 di martedì 7 luglio la conferenza stampa del premier Giuseppe Conte sul Dl Semplificazioni, approvato nella notte dopo lunghe ore di trattative. Un accordo raggiunto, però, “salvo intese” di natura “tecnica, non politica”, precisano da Palazzo Chigi.

La conferenza stampa del premier Conte: il Dl

Il premier ha esordito ringraziando la squadra di Governo “dopo settimane di confronto. Tanti i punti toccati nel lungo discorso del presidente del Consiglio: opere strategiche, sanità, dissesto idrogeologico. Le opere citate da Conte riguardano le infrastrutture ferroviarie: alta velocità Salerno-Reggio Calabria, Calabria-Messina, Genova-Ventimiglia, Venezia-Trieste. Il premier ha menzionato anche l’ampliamento della 106 Jonica e le opere in vista delle Olimpiadi invernali di Cortina. Appalti più semplici e veloci. I lavori saranno affidati direttamente alle ditte. Ci sarà una procedura senza bando di gara per lavori da 100mila euro a 5 milioni di euro. Il Governo dà poteri regolatori a tutte le stazioni appaltanti – senza necessità di nomina di commissario. Il commissario non sparisce, ma sarà nominato, se necessario. A tal proposito, sarà messo ordine alle procedure di nomina del commissario. Oggi ci saranno più rischi per il funzionario pubblica che blocca le opere. “Quello che si prende le responsabilità rischia di esporsi al giudizio. Dobbiamo sbloccare la paura della firma” ha detto il premier. E così fino al luglio 2021 la responsabilità alla Corte dei Conti per danno erariale sarà limitata al solo dolo. “Andiamo a colpire chi non fa […], non più il dirigente che si assume le responsabilità“.

Conte: “Margine all’abuso di ufficio”

Per il reato di abuso di ufficio, il Governo ne circoscrive la portata. In materia di appalti, le stazioni appaltanti avranno l’obbligo di stipulare il contratto in presenza di contenzioso, tranne l’azione del giudice che potrà inibire. Il Governo ha intenzione di nominare tecnici per risolvere le dispute. Il presidente del Consiglio, ha ribadito che nella Pubblica Amministrazione non si ammettono più ritardi: “Le Amministrazioni avranno 60 giorni di tempo per le riforme” Qualsiasi provvedimento normativo che attribuirà nuovi oneri ai cittadini deve essere compensato dall’eliminazione di eventuali costi burocratici. Novità è che la Pubblica Amministrazione pubblicherà sui siti i tempi effettivi delle pratiche: “Ciascun cittadino deve sapere se il tempo è stato sforato“. In termini edilizi, sono previsti interventi di rigenerazione urbana e per le aree terremotate. Non sarà più necessaria l’autorizzazione della Soprintendenza per l’installazione di strutture mobili in piazze o luoghi cittadini, “salvo in prossimità di siti archeologici o di valore storico-artistico“.

Dl: fra lotta all’illegalità e digitalizzazione

Il premier ha menzionato procedure urgenti per il rilascio della certificazione antimafia. Essa consisterà nel rilascio di 82 banche dati per velocizzare la lotta all’illegalità: “Controlli preventivi e incroci con le banche dati” saranno le due chiavi di volta in questa lotta, ha sottolineato Conte. Prima di passare la parola alla squadra di Governo, il presidente del Consiglio ha menzionato la digitalizzazione come cardine di un nuovo percorso:”Abbiamo un sogno: che le persone con disabilità possano accedere alla Ztl con un unico permesso“. La Pubblica Amministrazione del Dl sarà più veloce e smart con l’utilizzo di un’app. “Avremo meno scartoffie e meno moduli” ha detto Conte. Il premier ha, così, annunciato il progetto in tema di banda larga per la digitalizzazione del Paese. Anche la valutazione dell’impatto ambientale: più rapida e semplice, e bonifiche ambientali sul dissesto idrogeologico: “Noi vogliamo la transizione energetica” ha sottolineato.

Pubblica Amministrazione: un aiuto alle imprese

Una Pubblica Amministrazione che “sia percepita come alleata“. Ha esordito così la ministra per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, in videoconferenza da Torino. Il Governo riconosce i tempi di erogazione delle pratiche ancora troppo lunghi. Con il nuovo Dl, i cittadini potranno controllare le modalità e le tempistiche delle pratiche. Il Governo vuole porre la Pubblica Amministrazione e i cittadini sullo stesso livello. Sul fronte della digitalizzazione, Dadone ha menzionato di un rafforzamento tra PA e imprese, così come il lavoro sulla banda larga: per attuarlo, sono state stilate norme ad hoc per semplificare le pratiche. “Sono dell’idea di snellire i passaggi” ha detto la ministra, facendo menzione di un alleggerimento di pratiche e modulistica.

De Micheli: “Nel Dl un’Italia veloce”

La ministra della Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha sottolineato tre punti chiave: il rafforzamento del codice degli appalti, l’apertura di una finestra di deroghe e un nuovo modello di commissari con poteri nuovi. “Abbiamo imparato da tutte le esperienze precedenti” ha detto la ministra in merito. La “sintesi” è confluita in un documento: Italia Veloce. Il provvedimento stila oltre 300 opere con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze fra Nord e Sud ed Est e Ovest e rendere competitivo il sistema Paese. Le opere elencate potranno beneficiare delle pratiche di semplificazione. Sul tema dei commissari, le ragioni tecniche sono legate a problemi progettuali. Per le opere arenate, i cantieri che verranno commissariati perché – come ha spiegato la ministra – spesso la stasi è di carattere giuridico. C’è, inoltre, un elenco di 12 opere sul tema sicurezza: interventi su caserme soprattutto nel Centro-Sud. Le aree di intervento commissariale saranno: le infrastrutture stradali, quelle ferroviarie, idrauliche e su opere nei porti.

Dl e digitalizzazione, Pisano: “Attenzione ai dati”

La ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, ha menzionato l’applicazione Io tramite cui sarà possibile accedere a tutti i servizi digitali della Pubblica Amministrazione. Non solo digitalizzazione dei servizi, ma anche attenzione ai dati per rendere veloce l’erogazione dei servizi. “Grazie alle piattaforme di interoperabilità dei dati, il cittadino dovrà rilasciare i suoi dati solo una volta alla PA“. La gestione dei dati sarà importante per aumentare i servizi digitali, anche per chi lavorerà da remoto. Aumentano le competenze dei diritti cloud. Altro tema è la sperimentazione delle innovazioni tecnologiche da parte delle aziende e startup. “Noi oggi siamo chiamati a dimostrare di essere all’altezza delle nostre possibilità” ha concluso Pisano.

Dl Semplificazioni approvato “salvo intese”

Il vertice notturno, protrattosi per sei ore, si è concluso con il via libera al Pnr, il Programma nazionale di riforma, ma soprattutto con il raggiungimento di un accordo all’interno della maggiornaza sul decreto legge definito da Giuseppe Conte “la madre di tutte le riforme” (una formula finita nel mirino del giornalista Toni Capuozzo).

Restano però alcuni nodi da sciogliere, a partire dalle deroghe previste sulla base del cosiddetto “modello Genova” e che suscitano più di qualche perplessità tra le fila di Pd e Leu. È scontro anche sul Durc (la norma sulle percentuali di subappalti), inizialmente approvato ma poi stralciato su richiesta del ministro della Salute Roberto Speranza. Confermate, invece, le modifiche alle norme che descrivono il reato di abuso d’ufficio: sarà punibile chiunque violi “specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali residuino margini di discrezionalità”.