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Il Decreto Semplificazioni è stato approvato nella notte

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Il nuovo Decreto Semplificazioni è realtà. Tutte le novità in materia di contratti pubblici, digitalizzazione, impresa e green economy.

È stato raggiunto nella notte l’accordo sul Decreto Semplificazioni: sono state ore intense di trattative sulle deroghe alle norme sugli appalti e sulle opere pubbliche da affidare a commissari seguendo il Modello Genova, ma anche sulla modifica al reato di abuso d’ufficio. Restano ancora aspetti tecnici da definire. Non è incluso, nel testo definitivo approvato dal Governo, l’elenco delle Grandi Opere – circa 50 – per il quale ci sarà tempo fino al termine dell’anno 2020.

Approvato – con il Dl Semplificazioni – anche il Pnr: stabilisce le linee guida del governo per i prossimi mesi, oltre al ddl di assestamento di bilancio e al rendiconto dello Stato che porteranno al Documento di economia e finanza del prossimo autunno.

Approvato il Decreto Semplificazioni

Il testo del Decreto Semplificazioni – approvato nella notte del 7 luglio – costituisce un intervento organico volto alla semplificazione dei procedimenti amministrativi, all’eliminazione e alla velocizzazione di adempimenti burocratici, alla digitalizzazione della pubblica amministrazione, al sostegno all’economia verde e all’attività di impresa. Il decreto interviene, in particolare, in quattro ambiti principali.

Il primo riguarda “semplificazioni in materia di contratti pubblici ed edilizia”; interviene, inoltre, sulle semplificazioni procedimentali e responsabilità. E ancora, con il Dl Semplificazioni si dà grande attenzione alle misure di semplificazione per il sostegno e la diffusione dell’amministrazione digitale. Infine, l’ultima area di intervento riguarda le semplificazioni in materia di attività di impresa, ambiente e green economy.

Come cambia l’abuso di ufficio

Oggi incorre nell’abuso d’ufficio chi si procuri un vantaggio violando norme di legge o di regolamento. Con la nuova modifica sarà punibile chi violi: “Specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali residuino margini di discrezionalità”.