> > Lamorgese: "Rischio alto di una crisi economica a settembre"

Lamorgese: "Rischio alto di una crisi economica a settembre"

lamorgese crisi economica settembre

Per la Lamorgese la crisi economica a settembre potrebbe peggiorare, per questo occorre intervenire subito.

Parole schiette e preoccupanti quelle pronunciata dalla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, durante una sua intervista ad Agorà su Raitre. L’esponente del governo giallorosso ha di base ammesso che l’emergenza sanitaria causata dal coronavirus potrebbe portare ad una crisi economica senza precedenti, i cui primi cenni concreti potrebbero vedersi da settembre. “Il rischio di un autunno caldo è concreto – ha detto la Lamorgese – perché noi a settembre vedremo gli esiti di questo periodo di grave crisi economica che ha colpito le aziende. Vediamo negozi chiusi, vediamo cittadini che non hanno la disponibilità di provvedere ai propri bisogni quotidiani. Il governo ha cercato di andare incontro a queste esigenze e necessità, ma, ripeto, il rischio di un autunno caldo è concreto”. A preoccupare la ministra sono anche “i comportamenti violenti nei confronti delle forze di polizia, a cui deve andare non soltanto il mio ringraziamento, ma quello di tutti gli italiani, perché tutelano l’ordine democratico e la sicurezza dei cittadini”.

Lamorgese e la crisi economica a settembre

Nelle parole della responsabile dell’ufficio del Viminale c’è anche spazio per i decreti sicurezza, le cui modifiche erano state interrotte a causa dell’emergenza coronavirus, ma che ora sembrano essere sul punto di essere cambiati in maniera radicale. “Credo che arriveremo in tempi brevi a modifiche in materia di immigrazione che potrebbero andare oltre le osservazioni della presidenza della Repubblica – ha detto la Lamorgese che poi ha aggiunto – Potrebbero riguardare il sistema di accoglienza, la protezione umanitaria. Stiamo lavorando su questi due punti, e sono ottimista che arriveremo a una soluzione condivisa”.

Infine la Lamorgese ha ufficializzato la data dell’election day del 20-21 settembre: “Firmerò il decreto in questi giorni per il 20 e 21 settembre per il referendum e le suppletive la firma verrà portata al Consiglio dei ministri e le regioni a loro volta procedono in autonomia secondo le norme statutarie. Noi ci auguriamo che ci sia un Election day per i giorni 20 e 21 settembre”. E si voterà nelle scuole. Anche se resta un appello ai sindaci perché individuino, dove possibile, soluzioni alternative.