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Ponte Morandi, Conte ad Autostrade: "Senza proposta scatta revoca"

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La Consulta ha dichiarato non illegittima l'esclusione di Aspi dai lavori di ricostruzione del Ponte Morandi. E arriva l'ultimatum di Conte.

Secondo la sentenza della Consulta l’esclusione di Aspi dai lavori per la ricostruzione del Ponte Morandi non è illegittima a causa della gravità della situazione. Una motivazione con cui la Corte Costituzionale ha respinto i sei ricorsi al Tar della Liguria da parte della società che aveva sollevato dubbi di incostituzionalità riguardo la decisione. Intanto, il Premier Giuseppe Conte è tornato sull’argomento Ponte Morandi.

Conte: “Senza proposta scatta revoca”

Per il Primo Ministro italiano: “La vicenda Autostrade si trascina da troppo tempo. Ma la procedura di revoca è stata avviata e ci sono tutti i presupposti per realizzarla, perché gli inadempimenti sono oggettivi, molteplici e conclamati. Quindi o arriva una proposta della controparte che è particolarmente vantaggiosa per lo Stato oppure procediamo alla revoca, pur consapevoli che comporta insidie giuridiche”.

Sulle tempistiche di una possibile revoca Giuseppe Conte indica anche una presunta deadline: “Entro questo fine settimana”. Ma si tratta di una decisione: “Di tale importanza che la porteremo in Consiglio dei Ministri”.

Consulta sull’esclusione di Aspi

Dopo la ricostruzione dei passaggi svolti dal crollo alla ricostruzione, la sentenza specifica che il commissario straordinario nominato per l’individuazione delle imprese affidatarie aveva preclusa la possibilità di rivolgersi alla concessionaria Autostrade Spa (Aspi) e alle società da essa controllate o con essa collegate.

La decisione del legislatore di non affidare ad Autostrade la ricostruzione del Ponte, continua il comunicato stampa, “è stata determinata dall’eccezionale gravità della situazione che lo ha indotto a non affidare i lavori alla società incaricata della manutenzione del Ponte stesso“. La sentenza dei giudici costituzionali accoglie dunque le tesi del Governo motivando la legittimità all’estromissione di Aspi. Il Premier Conte si è infatti detto confortato che la Corte abbia confermato che la soluzione normativa a suo tempo elaborata dall’esecutivo fosse costituzionalmente legittima.

La reazione del M5S

Soddisfatto della sentenza il capo politico del Movimento Cinque Stelle. “Andiamo avanti, la strada è quella giusta. Ora c’è da combattere la battaglia più importante“, ha affermato. Il riferimento è alla concessione ad Autostrade del nuovo Ponte Morandi decisa proprio nella medesima giornata e osteggiata dagli stessi grillini.

Anche Di Maio è intervenuto sul comunicato della Corte, definito una conferma che il decreto legge approvato illo tempore andava bene e che estromettere i Benetton non era illegittimo.