> > Vespa contro Conte: "Non dignitoso né tollerabile essere ridotti così"

Vespa contro Conte: "Non dignitoso né tollerabile essere ridotti così"

Vespa contro Conte

Bruno Vespa ha criticato Conte per la gestione dell'epidemia di coronavirus e ha definito non dignitosa la situazione economica dell'Italia.

Il conduttore di Porta a Porta Bruno Vespa si è scagliato contro il Premier Conte, reo di essere a capo di un paese che non sa decidere e che, rispetto agli altri stati europei, sta rimanendo bloccato. Il suo consiglio è quello di fare di più e agire affinché la pandemia sia un’occasione e non un colpo di grazia per l’Italia. Al momento il Premier Conte ha preferito evitare di commentare onde evitare ulteriori polemiche inutili e sterili.

Vespa contro Conte

In un’intervista all’Huffington Post, il giornalista è partito commentando lo studio dell’Economist secondo cui il nostro paese sarebbe in fondo alle classifiche mondiali per crescita economica. “Alla mia età, l’unico interesse che ho è vivere in un Paese normale. Non accetto che l’Italia sia il peggiore in termini di crescita economica tra i quarantadue stati più industrializzati del mondo“, ha affermato. Una situazione che a suo dire ci si porta dietro da vent’anni e che l’emergenza sanitaria non ha fatto altro che rendere più evidente e drammatica.

Dopo aver definito l’Italia un paese bloccato e incapace di decidere, ha espresso l’esigenza, da cittadino, che ci si tiri su le maniche per risalire le posizioni della classifica: “Non sopporto di invidiare la Francia, la Germania, l’Inghilterra, per la capacità di fare delle scelte“. Una parte di colpa l’ha data al Premier Conte, accusato di essere poco incisivo nelle scelte e poco coraggioso.


Di qui la sua pretesa di una maggioranza che decida e di un Presidente del Consiglio che sappia anche essere impopolare se necessario. E il cui primo pensiero alla mattina sia che essere alla guida di un paese che ha i numeri peggiori tra i paesi industrializzati “non è dignitoso, non è tollerabile, non è quello per cui gli italiani si sono fatti il mazzo dal dopoguerra in poi“. Infine un’altra critica a Conte in merito all’ipotesi di prorogare lo stato di emergenza. Bruno Vespa ha dichiarato finito il tempo dei DPCM e dei colpi di mano del Premier.