> > Coronavirus, Zaia prova test rapidi su un giornalista: risultato in 7 minuti

Coronavirus, Zaia prova test rapidi su un giornalista: risultato in 7 minuti

Zaia test rapidi giornalista

Luca Zaia ha fatto provare i test rapidi per il coronavirus ad un giornalista presente alla sua conferenza stampa: il risultato arriva in 7 minuti.

Durante la conferenza stampa di lunedì 13 luglio 2020 il governatore Luca Zaia ha annunciato l’arrivo in Veneto di una serie di test rapidi in grado di verificare in sette minuti la presenza del coronavirus in un campione biologico: per mostrarne l’efficacia lo ha fatto provare ad un giornalista lì presente.

Zaia prova test rapidi su un giornalista

Il Presidente regionale ha definito il tampone qualcosa di strepitoso che, se avuto dal 21 febbraio, avrebbe consentito di velocizzare le procedure. Ha poi specificato che arriva dalla Corea del Sud, costa 12 euro e nelle mille prove effettuate ha sbagliato soltanto una volta indicando un falso positivo. Ad illustrare in dettaglio come funziona è stato il dottor Roberto Rigoli, primario di microbiologia dell’Ospedale di Treviso.

L’esperto ha sottolineato che a differenza degli altri test veloci che cercano gli anticorpi, quello in questione va alla ricerca diretta del virus a livello rino-faringeo. Si inserisce infatti il tampone nelle due narici, lo si mette a contatto con il reagente e si dispendano le goccioline sulla cosiddetta “saponetta”. Dopodiché è necessario attendere circa sette minuti, ma nel caso del giornalista in questione ne sono bastati poco più di tre, per avere il risultato. Per lui nulla di cui preoccuparsi: l’esito era negativo.

Il dottore ha specificato che questo va considerato un test di screening. Vale a dire che se il soggetto risulta positivo si passa al tampone classico, ma almeno rimarrà isolato. “Si tratta dell’inizio di un nuovo approccio diagnostico. Nelle prossime settimane arriveranno altre novità, ma questo procedimento ci permetterà di fare una diagnostica rapida a tappeto“, ha concluso.