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Tangenti sanità in Lombardia: assolto l'ex governatore Formigoni

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L'ex presidente di Regione Roberto Formigoni è stato assolto dall'accusa di presunte tangenti pagate per la sanità lombarda nel 2011.

L’ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni è stato assolto nel processo relativo al caso di presunte tangenti pagate dalla sanità per l’acquisto di “Vero”, macchinario specifico per le cure oncologiche. Il Pubblico Ministero giustifica tale rigonfiamento sul prezzo di mercato effettivo come semplice premio di primo acquisto. Nel luglio 2019, all’ex governatore sono stati concessi gli arresti domiciliari.

Tangenti nella sanità: Formigoni assolto

Roberto Formigoni è stato assolto in primo grado a Cremona nel processo relativo alle presunte tangenti nella sanità lombarda. La vicenda risale al 2011, quando l’allora presidente della Regione Lombardia acquistò dall’azienda Hermex Italia il macchinario “Vero”, tra i più all’avanguardia per le cure oncologiche.

La Regione spese 8 milioni per il macchinario, un prezzo decisamente insolito. La conferma arrivò poco tempo dopo, quando lo stesso titolare della Hermex Giuseppe Lo Presti affermò di aver pagato una mazzetta di 427 mila euro a Gianluca Guarischi, amico di Formigoni. Quella mazzetta, secondo Lo Presti, avrebbe dovuto sbloccare la trattativa e garantire un’esclusiva alla Hermex per la fornitura di apparecchiature.

Il caso non sussite

Dopo 9 anni di indagini e processi, la mattina del 14 luglio il Pubblico Ministero Messina ha giustificato quel rigonfiamento sull’effettivo prezzo del macchinario come premio sul primo acquisto. Sempre per il pm, risulta regolare l’acquisto senza un bando di gara e una procedura di negozziazione antecedente.