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Il retroscena su Autostrade, Di Maio: "Conte voleva far saltare tutto"

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Restano i malumori in seno alla maggioranza di Governo dopo il caso Autostrade conclusosi senza alcuna revoca.

Un Consiglio dei Ministri durato oltre cinque ore e mezza, nel cuore della notte. Solo alle 5:30 si sono sciolte le riserve annunciando quello che è stato un accordo risolutivo per tutte le parti chiamate in causa: nessuna revoca ad Autostrade ma ok all’uscita dei Benetton entro un anno. Una linea che accontenta parte dell’esecutivo, ma che non convince poi così tanto il Premier Giuseppe Conte. Passa, dunque, la linea del Ministro del Tesoro, Gualtieri. E secondo un retroscena rilanciato da La Repubblica, le tensioni non sono solamente all’interno della maggioranza di Palazzo Chigi ma anche e soprattutto in seno al Movimento 5 Stelle.

Revoca Autostrade, Di Maio attacca Conte

Secondo Luigi Di Maio, titolare della Farnesina ed ex capo politico del Movimento 5 Stelle, il Premier Conte avrebbe sfruttato il caso Autostrade – con revoca nei confronti della famiglia Benetton – solo per tornaconto elettorale in vista di una possibile candidatura futura a una poltrona politica. Ed è per questo che il quotidiano romano fa riferimento a come: “(…) Conte, che con una mano prova a scalare il Movimento, con l’altra lavora a un patto con i Benetton”.

Una scelta che non va giù a Luigi Di Maio che – secondo fonti pentastellate – sarebbe pronto a opporsi con veemenza anche a un possibile accordo tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle alle Regionali di Puglia. “Non consentirà un’alleanza elettorale in Puglia tra Movimento e Pd – si legge ancora sul quotidiano romano -. Perché è la regione di Conte, la speranza di Conte. È vitale per la tenuta di Conte a settembre. Tre buone ragioni per opporsi”.