Dopo il discorso del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il senatore Matteo Salvini rema contro il governo sulla questione della revoca ad Autostrade. Nel suo intervento a Palazzo Madama, il leader del Carroccio critica il premier sulla trattativa: “In questo momento il titolo di Atlantia in borsa guadagna il 25% del suo valore, i Benetton saranno contenti. Qualcuno oggi l’affarone l’ha fatto. Non so se lo Stato ci guadagna, oggi qualcuno ci ha guadagnato […]. Siamo curiosi di vedere chi ha venduto e comprato azioni in questi giorni” ha detto.
L’intesa del Governo su Autostrade
Il premier Conte l’ha definita “una vittoria dello Stato“. La lunga notte del Consiglio dei Ministri ha permesso, così, l’ingresso di Cassa depositi e prestiti in Autostrade. Secondo quanto emerge dalla nota diffusa da Palazzo Chigi, Autostrade verrebbe scorporata dalla holding e la società verrebbe quotata in Borsa con l’ingresso di nuovi soci. Il Governo ha, così, scongiurato la temuta revoca: i Benetton ridurrebbero la loro quota di partecipazione al di sotto del 10%: ciò vorrebbe dire non farli rientrare neanche all’interno del Cda. L’uscita di Atlantia sarebbe graduale e da completare in un lasso di tempo che andrebbe da sei mesi a un anno.
Non solo Salvini contro Conte su Autostrade
I malumori dall’opposizione non sono solo firmati Lega. Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), ha definito la “vittoria” di Conte un “percorso solo immaginato e ancora tutto da fare”: “Su Autostrade è finita a tarallucci e vino – ha detto -. Da qui a un anno è facile che il governo non sia nemmeno più lo stesso e con il Partito democratico a controllare il ministero delle Infrastrutture e Trasporti i Benetton possono dormire su due guanciali”. Secondo la Meloni, “il contratto capestro stipulato a fine anni ’90 rimane tale, sulle infrastrutture strategiche continuano a banchettare le oligarchie di casa nostra e gli stranieri. Le ha fatto eco, il leader della Lega, parlando di “chiacchiere” del Governo. L’invettiva del senatore non si limita ad Autostrade: attacca questioni dirimenti, come la cassa integrazione e la liquidità per le imprese. Per Salvini, l’Italia ha fatto poco in tema di tasse, così come nel comparto scuola: “Oggi il ministro Azzolina ha ribadito, non so se ci è o ci fa, che un milione di studenti non troveranno posto in classe e andranno in cinema, teatri, è un insulto“.
Il discorso di Salvini è foriero di tutte le critiche che il centrodestra sta muovendo al governo giallo-rosso. Gli animi si scaldano e il rischio di instabilità nel Governo continua a salire.