> > Dl Sicurezza, scendono le multe per le ong. Deciderà la magistratura

Dl Sicurezza, scendono le multe per le ong. Deciderà la magistratura

Soccorso in mare effettuato da una Ong

Il nuovo decreto sicurezza prevede la diminuzione delle multe alle Ong che effettuano soccorsi in mare. Deciderà la magistratura.

Tutto pronto per quello che è stato battezzato il dl sicurezza bis al centro di un dibattito avvenuto martedì al Viminale tra esponenti della maggioranza e la ministra Luciana Lamorgese. Tra i nodi sciolti nel nuovo Decreto Sicurezza – sedotto ed abbandonato dall’allora ministro degli Interni Matteo Salvini – sembra ci siano le multe per le ong che effettuano salvataggi di migranti in mare, sul quale recentemente si è espressa la Sea Watch bollando di accanimento le manovre del Governo contro chi cerca solo di salvare vite umane. La nuova proposta calmiera le sanzioni nei confronti dei soccorsi in mare in acque italiane, che dal’iniziale forbice trai 250000 e 1 milione di euro, passerebbero a non più di 560 euro oppure la reclusione fino a 2 anni. Si cercherà l’intesa sul decreto la cui conversione in legge è comunque prevista a settembre.

Multe Ong soccorsi in mare

La ministra Lamorgese scioglierebbe l‘impasse multe Ong – accesi gli scontri anche nella maggioranza – applicando il codice della navigazione che darebbe pieni poteri sanzionatori non più ai prefetti bensì ai magistrati. Scomparirebbero, dunque, le multe salate per le Ong come peraltro altri provvedimenti correlati, come il sequestro dell’imbarcazione e l’arresto per il comandante. Un cambio di passo sostanziale verso cui si muove un’impostazione generale molto più comprensiva rispetto a quelle con cui Salvini tuonava durante la reggenza del suo dicastero. Infatti, il testo del capo del Viminale Lamorgese andrebbe verso un’apertura della protezione umanitaria internazionale, il riassetto di alcune forme di accoglienza locale nonché il ripristino del diritto d’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo politico, che la Consulta ha saldamente tutelato nella giornata del 9 luglio scorso dichiarando incostituzionale la norma contenuta nel primo dl Sicurezza Salvini che negava l’iscrizione di individui che di fatto hanno lo status di rifugiato e necessitano di protezione sussidiaria: l’asilo politico è contemplato tanto nell’articolo 10 della nostra Costituzione come anche nel Trattato di Ginevra.