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Ristoratori in crisi, viceministro Castelli (M5S): "Cambino lavoro"

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Bufera contro Laura Castelli, viceministro pentastellato che ha proposto di aiutare i ristoratori in crisi a cambiare lavoro.

Stanno facendo discutere le parole del viceministro grillino Laura Castelli la quale, in videocollegamento al Tg2, ha affermato che i ristoratori in crisi a causa del coronavirus devono essere aiutati a cambiare il proprio lavoro e a non perdere l’occupazione.

“Ristoratori in crisi cambino lavoro”

Sono molti i proprietari di ristoranti che stanno facendo fatica a rialzarsi dopo l’emergenza sanitaria, che ancora li sta costringendo a ferree regole anti contagio (sanificazione, distanziamento tra i tavoli, plexiglas) che implicano un calo del fatturato. Uno di essi, collegato alla medesima trasmissione, ha infatti messo in luce come stia guadagnando l’80% in meno dell’anno precedente lamentando la mancanza di aiuti sufficienti da parte dello stato.

Di qui la soluzione proposta dalla Castelli: “Bisogna aiutare gli imprenditori creativi a muoversi nei nuovi business. Se una persona decide di non andare più a sedersi al ristorante bisogna aiutare l’imprenditore a fare un’altra attività e non perdere l’occupazione“. Secondo l’esponente del Movimento Cinque Stelle la pandemia avrebbe cambiato la domanda e l’offerta del Paese e sarebbe quindi necessario che il governo aiuti i titolari di attività meno richieste a spostarsi su nuovi business.

La replica della Castelli

Dopo le polemiche generate dalle sue dichiarazioni dal mondo della politica, della ristorazione e dell’imprenditoria, il viceministro ci ha tenuto a chiarire la sua posizione. Dopo aver riportato l’intero intervento effettuato al Tg2, ha spiegato di aver fatto un esempio e non un attacco alla categoriacome strumentalmente qualcuno ha voluto far intendere“.

Il concetto che ha voluto ribadire è quello della necessità di aiutare le imprese creative a muoversi su nuovi settori nati durante l’epidemia. Tra queste quelle appunto di ristorazione che hanno visto un calo della domanda e i cui titolari andrebbero quindi sostenuti nell’affrontare una nuova occupazione.

Le reazioni di politici e imprenditori

Sono tantissimi i rappresentanti della politica e dell’imprenditoria che si sono espressi sulle parole della Castelli. Tra questi Paolo Trancassini, deputato di Fratelli d’Italia e proprietario del ristorante più antico di Roma, rimasto incredulo e rabbioso di fronte alla “superficialità dell’approccio ad un tema così drammatico“. Dopo aver definito “ignorante” la diretta interessata, le ha ricordato che la crisi non riguarda pochi ristoratori ma migliaia di posti di lavoro legati alla filiera. “No viceministro Castelli, io non cambio mestiere, lo cambi lei così da regalarci almeno una speranza”, ha ribadito Trancassini.

Anche lo chef Gianfranco Vissani ha commentato duramente l’affermazione definendo chi l’ha pronunciata non all’altezza di giudicare. Queste le sue parole: “Dovrebbe cambiare mestiere lei. Si dovrebbe vergognare di quello che ha detto. Dovrebbe cambiare mestiere lei, non i ristoratori che hanno il 13% del Pil“.

Critiche anche da tutti i partiti di opposizione, primo fra tutti Fratelli d’Italia. La leader Giorgia Meloni, senza parole per quanto pronunciato dalla Castelli, ha espresso dubbi sulla validità della “gente che dovrebbe aiutare l’Italia a ripartire“, ricordando che è la stessa che ha “massacrato il settore dell’ospitalità con divieti e regole assurde e multato gli esercenti che scendevano in piazza perché chiedevano aiuto“.

Le fa eco Mariastella Gelmini che ha invitato l’esponente del Movimento Cinque Stelle, invece che andare in televisione a “farci improbabili lezioni di economia politica“, a contare fino a dieci prima di parlare e ad avere più rispetto per chi lavora e si sta impegnando a rialzare la serranda pur senza aver ricevuto sussidi. Infine la stoccata: “Qui gli unici a dover cambiare lavoro sono Conte, Castelli e compagni“.

Una delle poche voci fuori dal coro è quella dell’ex giudice di Masterchef Giorgio Locatelli. Secondo lui c’è una buona quantità di verità in ciò che ha detto la Castelli perché quello del ristoratore è a suo dire un mestiere in cui bisogna reinventarsi. “Forse ha usato quelle parole perché scocciata dagli italiani che piagnucolano. Qualcuno che ogni tanto dia una sferzata serve. Così chi è capace è spronato a reinventarsi, che è da sempre una caratteristica importante di un ristoratore che vuole durare“, ha affermato.