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Gestione crisi sanitaria, Taormina: "Il Governo è sotto processo"

L'avvocato Carlo Taormina

Sarà il Tribunale dei Ministri a giudicare l'operato del Governo Conte rispetto alla gestione della crisi sanitaria per il Covid.

Sembra essere arrivata ad uno snodo cruciale la battaglia legale dell’avvocato Carlo Taormina contro la gestione crisi sanitaria del coronavirus da parte del Governo Conte. Responsabile, a suo dire, di aver tardato a dichiarare lo stato d’emergenza nei mesi caldi dell’epidemia e per questo finito sul banco degli imputati per epidemia colposa e omicidio colposo plurimo. Come da lui annunciato, Conte e i ministri sono sotto processo da venerdì 17 luglio 2020.


Taormina: “Conte e ministri sotto processo”

Ministri e consulenti a processo dinanzi al Tribunale dei Ministri di Roma. Speriamo che non scatti il metodo Palamara“, ha annunciato sul proprio profilo Twitter con riferimento alle accuse che hanno coinvolto l’ex Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati. La denuncia principale, aveva precisato l’avvocato, riguarda la gestione dell’emergenza sanitaria nel suo complesso per indagare la quale magistratura ha a disposizione quattordici faldoni.

Emergenza sanitaria, Governo in Tribunale

La Procura di Roma aveva trasmesso la denuncia dell’avvocato al Tribunale dei Ministri che avrà il compito di analizzare i capi di accusa avanzati nei confronti non solo del capo del Governo Giuseppe Conte, ma anche della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e quello della Salute, Roberto Speranza. “La procura di Roma ha trasmesso gli atti al Tribunale dei Ministri di Roma contro Conte e altri ministri.” – aveva annunciato Taormina attraverso un post di Facebook – Attendo conferma ma non ce l’ho fatta a non darvi la notizia che nessun organo di stampa e televisivo può avere”. Conte era già stato interrogato dai pm di Bergamo in merito alla mancata istituzione della zona rossa in Val Seriana, contro cui era stato molto critico anche Attilio Fontana.

Nello specifico i rappresentanti del Governo, ognuno rispetto al prioprio ambito di competenza, dovranno chiarire perché lo stato d’emergenza fu dichiarato tardi e, in generale, la gestione della crisi sanitaria Covid secondo il legale troppo attendista e inefficace. In particolare, Carlo Taormina allega all’accusa – che dice l’ex politico supportata da documenti provenienti dal Ministero della Sanità – tre integrazioni che riguardano la mancata istituzione delle zone rosse per Lodi, Nembro e Alzano Lombardo, ma anche la gestione delle Rsa e storie di decessi Covid che il dottore in legge attribuisce ai ritardi del Governo Conte sull’emergenza Coronavirus, morti che potevano essere evitate, aggiunge: “Un ritardo costato oltre 30mila morti, nonostante l’Istituto superiore di sanità avesse dato parere favorevole alle chiusure” argomenta Taormina in un’intervista rilasciata a LiberoQuotidiano. Il sentore che qualcosa di grave stesse accadendo, sostiene Taormina, era nell’aria già da dicembre. Intanto sui social esplosioni di gioia da parte di chi la pensa come Taormina, e di riflesso un blocco contrapposto che invece, come fatto a inizio luglio dall’Oms, elogia la gestione della crisi sanitaria Covid italiana da parte di Conte ed i suoi.