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Caso camici in Lombardia, M5S: "Mozione sfiducia per Fontana"

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Caso camici in Lombardia, il M5S prepara una mozione di sfiducia contro Attilio Fontana, governatore della Regione.

Per il caso camici in Lombardia, il M5S fa sapere che ha pronta una mozione di sfiducia per Attilio Fontana. “Il presidente, da tempo inspiegabilmente assente, deve venire a riferire in Aula”, dichiara Massimo De Rosa, capogruppo del partito nella divisione lombarda.

Caso camici in Lombardia, mozione sfiducia

Attilio Fontana è indagato dalla procura di Milano nell’inchiesta sulla fornitura di mezzo milione di euro in camici e altro materiale, da parte della società Dama Spa, gestita dal cognato Andrea Dini e di cui la moglie del governatore detiene il 10%.

“Sono tante le risposte che il governatore deve ai lombardi. A cominciare dal motivo per il quale l’assessore Gallera sia ancora al suo posto”, prosegue De Rosa, “Le persone il cui fallimento oggi è diventato cronaca e materiale da procura, non possono essere le stesse che dovranno guidare la ripartenza della nostra Regione, gestire le risorse che arriveranno grazie al recovery fund e garantire la nostra salute in vista del prossimo autunno”.

M5S: “Serve un atto politico”

Il M5S non molla e si dichiara determinato nel proseguire con la mozione di sfiducia nei confronti di Attilio Fontana, chiedendo anche l’aiuto delle altre forze d’opposizione per sostenere la richiesta: “Serve un atto politico coraggioso per la storia che stiamo andando a costruire”, dice il pentastellato Massimo De Rosa.

Nel frattempo, proseguono i controlli della procura sul presidente della Lombardia, nello specifico riguardo ai suoi conti in Svizzera. Questi, conterrebbero soldi “scudati” dal 2015, provenienti da due trust aperti dieci anni prima alle Bahamas dalla madre ed ereditati alla sua morte dal futuro governatore.