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Proroga stato di emergenza al 15 ottobre: cosa cambia in Italia

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La tanto chiacchierata proroga dello stato di emergenza, fino al 15 ottobre, cambia così l'Italia: tutte le novità.

La proroga dello stato di emergenza è una delle misure più chiacchierate degli ultimi giorni: nella giornata di mercoledì 29 luglio il premier Conte interverrà alla Camera dopo aver fatto il punto della situazione al Senato nella giornata del 28. Le opposizioni sono sul piede di guerra, Salvini si dice fortemente contrario mentre Giorgia Meloni parla di deriva liberticida. Eppure, con il Coronavirus ancora circolante nel Bel Paese – come dimostrato dai tanti cluster -, il Governo vuole mantenere la possibilità di agire rapidamente e può farlo solo con la presenza dello stato di emergenza. Una misura entrata in vigore lo scorso 31 gennaio, in sordina, ma che è ritornata utile solo giorno 8 marzo. Ma cosa cambia con questa proroga per l’Italia?

Proroga stato di emergenza: cosa cambia?

Grazie alla proroga dello stato di emergenza, come si evince nella relazione presentata in sede di CdM, sarà possibile ottenere l’allestimento la gestione delle strutture temporanee per assistere persone risultate positive e ammalate, al noleggio delle navi per la sorveglianza sanitaria dei migranti, l’impiego dei volontari della Protezione civile al reclutamento e alla gestione di task force di personale sanitario a supporto delle strutture regionali e degli istituti penitenziari.

Inoltre, con la proroga dello stato di emergenza si continuerà a usufruire del numero verde 1500 per tutte le emergenze correlate al Coronavirus. Verranno coperti dal Governo gli oneri aggiuntivi per i servizi di raccolta dei rifiuti e per l’assistenza domiciliare. Ci sarà il pagamento dilazionato delle pensioni presso gli uffici postali. Funzionerà Cross, la Centrale remota di soccorso sanitario.

E ancora, proseguirà lo smartworking sia per dipendenti pubblici che privati; Arcuri, commissario per l’emergenza Covid, potrà continuare ad acquistare tutto il necessario per la ripresa della scuola (dai banchi alle mascherine). Con la proroga dello stato di emergenza, qualora si dovesse registrare una seconda ondata di contagi di Coronavirus a ottobre, sarà possibile fissare nuove “zone rosse”, bloccare i voli, trovare posti letto in alberghi. E si potranno usare i così tanto chiacchierati ‘Dpcm’.