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Open Arms, voto Senato: Salvini verrà processato

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Caso Open Arms, il voto del Senato fatidico per Salvini. Il leader della Lega verrà processato, favorevoli all'autorizzazione 149 senatori.

Sul caso Open Arms l’Aula del Senato ha autorizzato il processo all’ex ministro Matteo Salvini. I favorevoli all’autorizzazione sono stati 149 , i contrari 141, 1 astenuto.

Open Arms, voto del Senato per Salvini

Giovedì 30 luglio 2020 giornata cardine per Matteo Salvini, che ha scoperto di dover andare a processo per il caso Open Arms. Il leader della Lega, però, si era detto tranquillo e fiducioso perché ad appoggiarlo, ai tempi del blocco della nave Ong, c’era anche il Movimento 5 Stelle: lo stesso partito che adesso vorrebbe mandarlo a processo. L’ago della bilancia è Matteo Renzi che, durante il suo intervento a Palazzo Madama, ha dichiarato che avrebbe votato a favore del processo all’ex ministro dell’Interno. Il senatore toscano ha però sottolineato che anche altri membri del governo gialloverde, in particolare Danilo Toninelli, hanno le stesse responsabilità dell’allora titolare del Viminale.

Matteo Salvini: la reazione al voto

La reazione di Salvini al voto del Senato non si è fatta attendere. Sui social network il leader della Lega ha dichiarato: “Contro di me festeggiano i Palamara, i vigliacchi, gli scafisti e chi ha preferito la poltrona alla dignità. Sono orgoglioso di aver difeso l’Italia: lo rifarei e lo rifarò, anche perché solo in questo luglio gli sbarchi sono sei volte quelli dello stesso periodo di un anno fa, con la Lega al governo”.

Open Arms in Senato: un annuncio confuso

All’annuncio per l’esito della votazione sul processo Open Arms, la presidente Casellati sembrava in confusione. Il momento clou si è dunque rivelato poco chiaro, ma non per sue volontà o diretta responsabilità bensì per problemi di gestione.

Come preambolo alla lettura del verdetto, la Casellati dichiara: “Sospendo la seduta. No, sto leggendo un pezzo che è già superato dagli eventi. Quindi non sospendo nulla“. In soldoni, le hanno dato i foglietti sbagliati mettendo in confusione lei e gli auditori, in un momento decisamente delicato riguardo alle sorti giudiziarie del leader della Lega.

Il discorso di Salvini in Senato

Nel suo intervento, Salvini ha sottolineato ironicamente i banchi vuoti del governo e dei senatori a vita e il mancato intervento dei Cinque Stelle, comunque giudicato migliore delle volute superc****le di Renzi e compagnia che si è comportato “come uno Scilipoti qualunque”. Sicuro dell’esito del voto, si era detto pronto ad “aggiungere un altro processo, uno più o uno meno. Ciò che mi dispiace è dover spiegare ancora una volta ai miei figli che papà va a processo non perché ha fatto qualcosa di male, ma per aver fatto il proprio dovere di ministro e di cittadino”.

Il leader della Lega ha inoltre ricordato il maxi focolaio nella caserma Serena di Treviso, dove i tamponi eseguiti su ospiti e personale hanno rivelato la presenza di 129 migranti positivi al coronavirus. Intanto, Giulia Bongiorno – ex ministro della Pubblica Amministrazione in quota Lega – ha difeso apertamente il segretario del Carroccio.

Agli interventi dei senatori è seguita la difesa di Salvini, che ha concluso citando Paolo Borsellino: “Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”. Una frase che l’allora vicepremier aveva già ricordato in Aula nell’agosto 2019, durante la seduta per votare il calendario della crisi di governo che avrebbe portato alla caduta dell’esecutivo gialloverde. Al termine dell’intervento, il numero uno del Carroccio ha indossato un cappello della guardia costiera.

Giorgia Meloni: “Processo scandaloso”

Diametralmente opposta rispetto a Italia Viva è la posizione di Giorgia Meloni, che tramite social aveva dichiarto: “FDI voterà compattamente e convintamente contro l’autorizzazione a procedere. Processare Salvini per aver difeso i confini italiani dall’immigrazione illegale è semplicemente scandaloso. La sinistra impari a battere i suoi avversari nelle urne, se ne è capace”.

Il pensiero di Matteo Salvini

Il voto su Open Arms? Sono assolutamente tranquillo e sereno, le carte parlano chiaro. Vado in quell’Aula a testa alta” aveva dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini, “Mi aspetto che i senatori votino in coscienza e voglio vedere se i Cinque Stelle diranno che erano d’accordo, come è scritto nero su bianco, o se vogliono andare avanti con un processo politico“.