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Migranti, intesa Lamorgese-maggioranza per nuovo testo Dl sicurezza

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Trovata l'intesa con la maggioranza per il nuovo testo Dl sicurezza, modificando così i decreti firmati dall’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Continuano gli sbarchi dei migranti in Italia: sull’emergenza, anche sanitaria, è intervenuto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il quale ha convocato l’ambasciatore tunisino e chiede “più controlli per prevenire le partenze” e aiuti da parte dell’Ue. Non si placano le polemiche e le preoccupazioni per i continui arrivi di migranti, molti dei quali risultano positivi al coronavirus. È il caso di 10 migranti trasferiti a Latina e 129 nel centro accoglienza di Treviso. Sul fronte migranti è intervenuta anche Luciana Lamorgese, per la quale “gli arrivi a Lampedusa sono inaccettabili”. Ma ha voluto assicurare che il governo sta “facendo il possibile”. Intanto è stata trovata l’intesa con la maggioranza per il nuovo testo del Dl sicurezza. In tal modo si modificano i provvedimenti firmati dall’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini. Per l’approvazione in Consiglio dei ministri, invece, bisognerà aspettare settembre.

Migranti, intesa Lamorgese-maggioranza

Proprio mentre Salvini veniva rinviato a processo dal Senato per il caso Open Arms, al Viminale si è conclusa l’ultima riunione tra il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e la maggioranza.

L’intesa raggiunta porta alla cancellazione delle multe milionarie alle navi ong e all’allargamento della possibilità di accedere alla protezione umanitaria. Oltre alla revisione del sistema di accoglienza Siproimi, si segnala la possibilità per i richiedenti asilo di iscriversi all’anagrafe comunale. A tal proposito Rossella Muroni, deputata di Leu, ha dichiarato:Questa maggioranza deve cambiare totalmente le politiche sull’immigrazione. Via i decreti sicurezza e i vergognosi accordi con la Guardia costiera libica. Non farlo significa tradire una delle ragioni per cui io e molti altri abbiamo finora dato fiducia a questo governo”.

La situazione è sempre più critica nel nostro Paese, dove continuano gli sbarchi e cresce il pericolo di contagio da Covid-19. Altri 5 tunisini, inoltre, sono evasi dalla Domus Sessoriana a Roma centro. La Commissione Ue ha sottolineato di essere “al corrente” dell’aumento degli arrivi di migranti, specificando che “a Lampedusa in particolare le difficoltà sono significative”.

Lamorgese a Tunisi

Intanto il ministro degli Interni Luciana Lamorgese è volata a Tunisi per incontrare il presidente della Repubblica, Kais Saied. Ha incontrato anche il premier incaricato, ex ministro dell’Interno, Hichem Mechichi.

Lamorgese ha “condiviso con il presidente Saied le forti preoccupazioni italiane per l’incremento registrato quest’anno sul fronte degli arrivi dei migranti irregolari dalla Tunisia tramite sbarchi autonomi. Un fenomeno, è stato sottolineato, che ha assunto dimensioni rilevanti. Al 24 luglio su 11.191 migranti sbarcati in Italia, ben 5.237 sono partiti dalla Tunisia e di questi quasi 4mila sono cittadini tunisini”, si legge in una nota diffusa dal Viminale.

Anche il presidente Saied avrebbe sottolineato la necessità di “rafforzare la collaborazione”. In un comunicato della presidenza tunisina, infatti, si legge: “Durante il colloquio si è affermato che l’Italia continuerà a sostenere la Tunisia offrendole tutta l’assistenza di cui ha bisogno ed è stata anche sottolineata la questione dei flussi migratori verso l’Italia”. Saied ha ribadito la necessità di collaborazione tra i due paesi per trovare un’adeguata soluzione al vasto fenomeno dell’immigrazione clandestina illegale. Quest’ultima, per Saied, è in primis una questione umanitaria di cui vanno preliminarmente comprese le cause. “Permettere la sopravvivenza dei migranti nei loro paesi è una responsabilità di tutti e la soluzione del fenomeno consiste nella collaborazione tra i vari paesi”, ha detto Saied.

Ricordando le solide relazioni bilaterali, il ministro Lamorgese ha rimarcato la particolare attenzione con la quale anche in Italia vengono seguiti gli sviluppi della crisi politica in atto in Tunisia, auspicando che il Paese possa presto uscire dalla difficile situazione in cui versa. Così è stata manifestata l’intenzione di sostenere interventi e investimenti per accelerare la ripresa economica in Tunisia.