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Open Arms, Salvini rivela: "Mi sono svegliato un po' arrabbiato"

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Dice di essere tranquillo ma di essersi svegliato un po' arrabbiato: le reazioni di Salvini il giorno dopo il voto del Senato su Open Arms.

Rischia di vedere rovinata la propria carriera politica perché, qualora dovesse essere condannato, diventerebbe a tutti gli effetti ineleggibile e incandidabile; per questo motivo Matteo Salvini è parecchio arrabbiato dopo il voto del Senato che lo ha mandato a processo per il caso Open Arms. Una giornata movimentata quella del 30 luglio che rendere il dibattito politico ancor pi infuocato: il leader della Lega è accusato di sequestro di persona con l’aggravante della presenza di minori. Un reato per cui si rischia anche fino a 15 anni. Sui social, da ore, Salvini sta cercando il supporto dei suoi ammiratori. Dice di aver bisogno di sostegno in un momento così delicato. Gli fa rabbia, per esempio, l’idea che i suoi figli vedano il padre trattato come un criminale.

Open Arms, la rabbia di Salvini

Per questo, e tanti altri motivi, Matteo Salvini si è risvegliato molto turbato il giorno dopo il voto al Senato sul caso Open Arms. Lo rivela lui stesso a “Aria pulita”, programma di La7: “Mi sono svegliato tranquillo, ma un po’ inca**ato, come chi ha subito un’ingiustizia senza senso”.

Insomma, un quadro chiaro ed eloquente dello stato d’animo del segretario del Carroccio. Che nella mattinata di venerdì 31 luglio ha dato così il buongiorno ai suoi fan: “I complici dei trafficanti degli sbarchi in Sicilia mandano me a processo!”. Intanto, nella serata di giovedì 30 luglio – per sbollire la rabbia post-voto al Senato – Matteo Salvini si è recato al Papete per godersi un po’ di mare.