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Lombardia, Fontana: "Mie dimissioni? Io non mollo"

Il Governatore della Lombardia, Attilio Fontana

Sull'eventualità delle proprie dimissioni, Fontana dice di proseguire per la sua strada alla guida della Regione Lombardia.

A chi chiede o semplicemente pensa che possa rassegnare le proprie dimissioni a causa del caso camici lombardi che lo vede implicato con l’accusa di frode in pubbliche forniture, il presidente Attilio Fontana risponde categorico: “Io non mollo!”. Il gerente al Pirellone- stante a quanto riportano gli organi d’informazione nazionali – lo avrebbe comunicato da remoto ai suoi accoliti senza prender parte al raduno della Lega in programma a Cervia dal 31 luglio al 4 agosto. “Sono quindi costretto a disdire tutti gli impegni di oggi e domani e con estremo rammarico non potrò essere presente questa sera a Cervia per incontrare la famiglia della Lega“. Trema intanto il Governatore Fontana dopo la notizia di alcuni messaggi Whatsapp con suo cognato Andrea Dini riguardo la presunta donazione dei camici.

Dimissioni Fontana, disertato raduno Lega

Attilio Fontana, dunque, temporeggia prima di incontrare il popolo della Lega ad un bivio tra lo scandalo camici in Lombardia e l’autorizzazione a procedere del Senato sul processo Salvini per il caso Open Arms. La salute prima di tutto, questo si legge sul profilo Facebook di Attilio Fontana: “Il mio fisico mi ha avvertito: ‘Attilio prenditi qualche giorno di riposo’.

Tuttavia i più maliziosi sussurrano che il Governatore lombardo stia temporeggiando in attesa che emergano dettagli in grado di scagionarlo dalle accuse o per ricostruire una versione dei fatti che appaia logica e lecita agli occhi dei leghisti riunitisi in Romagna. Soprattutto agli occhi del premier, Matteo Salvini, che in settimana si è detto pronto a proteggerlo ma che pretende chiarezza.

Sempre via Facebook Fontana ha dichiarato: “Intendo guidare con orgoglio, con rinnovato entusiasmo e con immutata responsabilità questa Regione guardando al futuro“, ed intanto va avanti per la sua strada, rigettando ogni accusa nel tentativo di auto scagionarsi e smontare l’impianto investigativo portato avanti dai pm: “Mi rattrista vedere come da 72 ore sono emersi particolari di indagine, elementi che in pochi potevano conoscere e che temo siano finalizzati a destabilizzare un solido Governo regionale e non di certo per giungere ad una verità processuale” ha aggiunto il Governatore.