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Lamorgese: "Più rimpatri migranti e niente regolarizzazioni"

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Il ministro degli interni Lamborgese sottolinea l'impossibilità di regolarizzare nuovi migranti e la necessità di un'aiuto a livello internazionale.

Si lamenta il ministro degli Interni Luciana Lamorgese dei continui sbarchi e vuole mettere subito le cose in chiaro: nessuna possibilità, per i migranti, di essere regolarizzati dopo l’emergenza Coronavirus.

“Più rimpatri e niente regolarizzazioni”

“Garantiremo la tutela della salute pubblica delle nostre comunità locali” ha assicurato la Lamorgese in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Proprio con il tema “Coronavirus”, il ministro dell’Interno ha trovato l’occasione per precisare la sua posizione in tema di stranieri. “Nessuna possibilità di regolarizzarli dopo gli avvenimenti dell’8 marzo”.

Per chi sbarca, al momento, sono previste una serie di procedure di prevenzione, a partire dal test sierologico e dal tampone, per arrivare ad un periodo di quarantena obbligatorio per tutti. Nel frattempo, con una nuova gara si sta lavorando per una seconda nave da posizionare davanti alle coste calabri. Inoltre, i 400 militari destinati in Sicilia e quelli dislocati in Friuli-Venezia Giulia avranno un ruolo centrale per il rafforzamento dei controlli.

Aiuti dall’estero

Sempre durante l’intervista dal Corriere della Sera, la Lamorgese ha fatto cenno dei suoi contatti internazionali avuti negli ultimi giorni. In particolare ha citato il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin e l’omologo tunisino, nonché presidente incaricato, Hichem Mechichi, insieme al presidente della Repubblica Kais Saied. Proprio a loro, dice la Lamorgese, ha sottolineato come la crisi tunisina non possa essere gestita da un singolo paese. La commissaria all’immigrazione dell’Ue, Johansson, si è impegnata ad andare insieme alla ministra quanto prima in Tunisia.

Con Tunisi “abbiamo concordato per agosto un incremento di rimpatri sui voli bisettimanali già riattivati il 16 luglio dopo lo stop imposto dal lockdown”.