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Conte, immigrazione: 'Non possiamo permettere ingressi irregolari'

Giuseppe Conte

Giuseppe Conte ha parlato della questione immigrazione durante una visita in Puglia.

Giuseppe Conte, durante una visita in Puglia, ha parlato con i giornalisti, affrontando la questione immigrazione. Si tratta di un tema molto caldo nel dibattito politico, soprattutto dopo l’aumento degli sbarchi delle ultime settimane. “Non possiamo tollerare che si entri in Italia in modo irregolare, tanto più non possiamo tollerare che in questo momento in cui la comunità nazionale intera ha fatto tantissimi sacrifici questi risultati siano vanificati da migranti che tentano di sfuggire alla sorveglianza sanitaria. Non ce lo possiamo permettere, dobbiamo essere duri e inflessibili” ha spiegato il presidente del Consiglio.

Giuseppe Conte sull’immigrazione

Stiamo collaborando con le autorità tunisine, è quella la strada. Io stesso ho scritto al presidente tunisino una lettera. Dobbiamo contrastare i traffici illeciti e i gruppi criminali che li alimentano. Dobbiamo intensificare i rimpatri. Abbiamo fatto una riunione con i ministri competenti, siamo in quotidiano contatto con i ministri Di Maio, Lamorgese, Guerini, De Micheli. Stiamo lavorando per evitare che questi traffici possano continuare: non si entra in Italia in questo modo e in questo momento di fase acuta non possiamo permettere che la comunità nazionale sia esposta a ulteriori pericoli, non controllabili” ha spiegato Giuseppe Conte durante l’incontro.

Il presidente ha parlato anche dell’emergenza Coronavirus, spiegando di aver sempre messo la salute dei cittadini al primo posto. Questo non significa, come lui stesso ha spiegato, che c’è poco interesse per il tema economico. Conte ha spiegato che non è possibile trascorrere la recessione economica dell’Italia, ma al primo posto rimane la salute, per cui è importante rispettare le regole precauzionali. Giuseppe Conte, che si è scagliato contro i Benetton, è a Cerignola, dove ha incontrato gli studenti e visitato un bene confiscato alla mafia.