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Salvini replica ai contestatori: "Serve ordine e disciplina"

Salvini ai contestatori di Ventimiglia: "Serve disciplina e ordine"

A Ventimiglia Matteo Salvini si rivolge ai contestatori pretendendo disciplina e ordine.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, fa paura ai suoi avversari. In Liguria, che ha raggiunto per un comizio e dove è stato accolto dai soliti fischi e insulti, ha invitato i contestatori alla disciplina e all’ordine. Tanti i cartelli di protesta, come: “Abbatti i confini, abbatti Salvini. Freedom”, oppure “A no? Non ti vogliamo”.

Salvini grida ai contestatori ordine e disciplina

Matteo Salvini è stato per l’ennesima volta accolto dal caos dei suoi avversari. A Ventimiglia, dove l’ex ministro dell’Interno si è presentato per tenere un comizio elettorale a sostegno di Giovanni Toti, in vista delle elezioni di settembre, rivolgendosi ai suoi contestatori, che lo hanno accolto con grida e insulti, ha sparato ad alto zero: “Avete perso, sfigatelli, avete perso, serve l’educazione civica a scuola e magari serve anche reintrodurre un annetto di servizio militare per imparare la convivenza, l’ordine, le regole, la disciplina, il rispetto“. Poi il leader della Lega ha continuato: “Lasciamo che gli altri urlino e fischiettino, noi lavoriamo“. Rincarando la dose, Salvini ha anche detto: “Se volete cantare Bella Ciao andate a Sanremo l’anno prossimo, avete sbagliato città“. Dunque, ancora una volta, Salvini è riuscito a difendersi.

Matteo Salvini ai suoi sostenitori

Infine, rivolgendosi ai suoi sostenitori, il senatore leghista ha concluso il comizio con le seguenti parole: “Sapete perché vinciamo noi e abbiamo già vinto oggi? Perché abbiamo bravi sindaci, ma soprattutto per una differenza di cultura e di educazione, e se ci fosse qua qualcuno che non vi piace sareste a lavorare non in piazza”.