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Nuovo Dpcm, Conte: "No a discoteche, sì crociere. Scuola? Tranquilli"

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Con il nuovo Dpcm ci sarà la riapertura dei viaggi in crociera e di fiere e convegni. Resteranno chiuse le discoteche: le parole di Conte.

Per la fine della prima settimana di agosto arriverà la firma sul tanto atteso nuovo Dpcm. Ma cosa comporterà il nuovo decreto del Governo Conte in merito alla lotta al Coronavirus? Atteso per il 31 luglio, è stato rinviato per poter prendere in esame quanto accaduto nel resto di Europa con lo sbalzo del numero di contagi in Spagna, Francia e Germania. Per questo motivo, Palazzo Chigi non vuole abbassare per nulla al mondo la guardia. E così, il Premier Conte, in una lunga intervista fa il punto della situazione: “Sin dall’inizio di questa emergenza ho seguito un percorso all’insegna della cautela, ma anche di misure proporzionate a quanto stava accadendo. Sono convinto che questo governo abbia agito bene e dunque non cambio idea. Per questo dico che adesso è arrivato il momento di non pensare a nuove restrizioni, ma di sostenere una effettiva ripartenza. E se tutti rispetteremo quelle regole ormai minime, ma necessarie, di protezione, insieme riusciremo davvero a tornare alla normalità”.

Nuovo Dpcm, il parere di Conte

Il Premier Conte è chiarissimo sulla posizione che l’Italia dovrà mantenere per contrastare una possibile seconda ondata di Covid. “Sono sempre stato rigoroso, ma non mi pento di nulla – ha rivelato Giuseppe Conte -. Quando abbiamo deciso di chiudere dicevano che dovevamo tenere aperto. Quando volevano cominciare ad aprire, ci chiedevano di essere rigidi. Mi sono sempre confrontato con ministri e scienziati e ora ho la percezione che se concederemo qualche apertura faremo bene”.

Le mascherine e il distanziamento sociali sono fondamentali: “Ma non devono essere percepite come una limitazione – ha ribadito il Presidente del Consiglio -. Posso dirlo perché ho richiamato sin dal primo giorno il rispetto delle regole che prevedevano l’obbligo di utilizzare questi dispositivi e adesso ho grande soddisfazione a vedere chi ci derideva costretto a coprire naso e bocca e soprattutto a consigliare a tutti, giovani prima di tutto, che bisogna essere prudenti”.

Crociere e fiere sì

Con il nuovo Dpcm, la cui firma arriverà entro il 9 agosto, si prende in esame cosa potrà riaprire e cosa no. Per il Presidente del Consiglio non ci sono dubbi: “Le navi da crociera devono ricominciare a viaggiare perché il turismo è un pezzo fondamentale della nostra economia”. Ma anche le fiere e i convegni presto potranno tornare: “Li dobbiamo far organizzare, perché soltanto in questo modo tutte le attività possono riprendere”.

Nuovo Dpcm, Conte: “No a discoteche”

Per Giuseppe Conte, però, riaprire ufficialmente tutte le discoteche è un rischio troppo grande. “Sono molto prudente, sinceramente non mi sembra ancora opportuno concedere il permesso, troppo pericoloso. Si suda, si beve insieme, si sta vicini… Io l’impazienza dei gestori la comprendo, tutto quello che si ferma rischia di essere perduto. So che ci sono famiglie che hanno problemi ad arrivare a fine mese e di questo ci siamo fatti carico, so che la crisi di bar, ristoranti, locali pubblici può influire in maniera pesante. Ma ballare tutti appiccicati come si fa? Questo non è tornare a vivere, è rischiare troppo”.

La scuola

Sulla scuola il Premier dice di stare tranquilli perché garantirà lui. “È il mio impegno con i giovani, con le famiglie, con il Paese. È il mio impegno con gli insegnanti, con il personale. La scuola riparte, non ci sono dubbi. Soltanto una nuova e fortissima impennata di contagi, ma io non voglio nemmeno pensare a questa eventualità. Io lo so che non avremo nuove chiusure, che non rischiamo nuovi lockdown – ha specificato Giuseppe Conte -. Lo so perché abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare per questo e su questo ogni giorno. Siamo impegnati come governo, come protezione civile, come comitato tecnico scientifico. Siamo tranquilli perché abbiamo creato una rete sanitaria efficace ed efficiente. Se adesso ci lodano tutti i governi stranieri vuol dire che qualcosa di buono abbiamo fatto. Io tutto questo non voglio sprecarlo”.

Lo stato di emergenza

Per quanto concerne la proroga dello stato di emergenza fino al 15 ottobre voluto fortemente da Giuseppe Conte e dal suo esecutivo, il Premier commenta: “Si trattava di una mossa indispensabile e il Parlamento lo ha ben compreso. Ci siamo dati due mesi e mezzo e in questo tempo contiamo di poter affrontare quell’ultimo tratto di strada che ci rimane da percorrere. Per questo voglio dire ai cittadini che il ritorno alla normalità è ormai vicino e queste aperture che inseriremo nel Dpcm lo dimostrano. Ribadirò questo messaggio nelle prossime ore convinto che loro abbiamo già compreso come questa politica dei piccoli passi, procedendo in maniera graduale, ci farà uscire da questa tragedia che ci ha travolti tutti”.