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Da Torino la proposta: 1000 euro per lasciare il campo rom

Torino cerca soluzioni per il campo rom di via Germagnano

Mille euro alle 96 famiglie di via Germagnano, questa la proposta del Comune per superare l'emergenza dei campi rom a Torino.

L’Amministrazione comunale di Torino, riporta La Stampa di oggi 6 agosto ,offre 1000 euro alle 96 famiglie per lasciare il campo rom di via Germagnano, uno dei più grandi e popolosi della città. Questa la soluzione trovata dalla giunta Appendino per porre fine una volta per tutte all’emergenza campo nomadi nel capoluogo piemontese, un tema cruciale della sindachessa pentastellata sin dal suo insediamento. Sin da quando è stato lanciato il “Piano Rom” per lo sgombero dei campi rom abusivi e da quando, inoltre, nel campo nomadi di Germagnano a Torino uno spaventoso rogo divampato nel 2017 portò la popolazione residente, infuriata, a scendere in strada decisa a chiedere la chiusura del campo rom di Torino e l’abbattimento le baracche.

Torino, 1000 euro famiglie rom

Le misure che propone l’amministrazione della Mole per superare l‘emergenza campi Rom prescrivono che i 1000 euro per lo sgombero del campo rom di Torino siano utilizzati solamente per l’affitto di una casa o per lasciare l’Italia e tornare in Romania, con i moduli già presenti allo sportello comunale. Non appena lanciata, le critiche non sono mancate. “Non è un modello valido. Con mille euro non si va da nessuna parte” fa sapere Opera Nomadi, l’associazione nazionale che si occupa della minoranza etnica in Italia.Molte di queste persone torneranno” e propone: “Bisogna immaginare un progetto che prenda in considerazione scuola, casa e lavoro. Passando attraverso piccoli campi, controllati dal Comune, e dotati di acqua potabile ed energia elettrica. Servizi che i rom devono pagare“. Di senso opposto le parole della parlamentare FI, Augusta Montaruli, che – informa La Stampa di ieri 5 agosto– sbotta: “Uno schiaffo ai cittadini torinesi” – aggiungendo- “Come a Roma la linea pentastellata è di ricompensare chi delinque costringendo la sua polizia municipale a girare tra le baracche con il blocchetto degli assegni. Non è un caso che i “superamenti” dei campi vadano di pari passo con l’aumento di occupazioni abusive di case popolari”. Un problema da affrontare con la massima urgenza date le precarie condizioni igienico sanitarie di molti campi e in cui, come successo in un campo Rom di Roma, non possono essere garantite le misure di prevenzione al Covid come richiedono i protocolli sanitari.