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Lega: "Concorso dirigenti scolastici? Azzolina si è assunta da sola"

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Azzolina e il conflitto d'interessi per il concorso per dirigenti scolastici: l'attacco della Lega.

Nel 2017 la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che ai tempi era una semplice docente, aveva sostenuto un concorso pubblico per dirigenti scolatici. Poi la svolta nella carriera politica con l’esame orale sostenuto quando era già parlamentare e non era ancora però sottosegretario all’Istruzione (ha giurato lo scorso 19 settembre). La ministra ha superato il concorso con il punteggio di 158,5, pari a 80 su 100 ricevuto all’esame scritto (sostenuto da normale cittadina), e 75 su 100 all’orale (quando era già parlamentare). Le polemiche sulla legittimità di tutto questo echeggiarono già ai tempi, ma con la conquista del dicastero di viale Trastevere da parte della Azzolina, tutto sembra ancor di più generato un conflitto d’interesse. La ministra è infatti entrata di diritto in graduatoria al posto numero 2.539. Lo scorso anno le assunzioni sono arrivate a prendere 2.045 vincitori di concorso, ma ora con le nuove immissioni è facile pensare che possa ottenere il ruolo. Tutto questo ha generato l’ira dei suoi oppositori più accaniti, gli esponenti della Lega, che hanno fortemente criticato quanto sta avvenendo.

La Lega su Azzolina e il concorso per dirigenti

Il segretario della Lega, Matteo Salvini, è molto fermo sul tema: “È quanto meno inopportuno che il ministro Azzolina si sia stabilizzata come dirigente scolastico, è come se io da ministro dell’Interno mi fossi assunto come vigile del fuoco, sarebbe stato quantomeno strano”. Anche il senatore Mario Pittoni, responsabile Scuola della Lega e vice presidente della commissione Cultura a Palazzo Madama, reputa tutto questo inaccettabile: “Ma come si concilia la partecipazione a una selezione concorsuale quando già copriva un incarico politico di rilievo proprio in ambito scolastico? Ragioni di opportunità, alle quali a parole il M5S si dice sensibile, non le hanno suggerito di rinunciare rimandando la partecipazione a un periodo successivo?”.

La replica di Azzolina e del ministero

La Azzolina sul tema si è più volte espressa, dichiarando di non vedere in tutto questo un conflitto d’interesse. “Secondo voi il ministro dell’istruzione ha il potere di bloccare una graduatoria? E’ l’amministrazione che assume – ha dello la Azzolina durante la trasmissione “In Onda” su la 7 – Ho partecipato a quel concorso nel 2017 ho fatto sacrifici per studiare, lavorando e preparando contemporaneamente le lezioni per gli studenti. Ho fatto tanti sacrifici e tanta gavetta, ho studiato moltissimo per quel concorso”.


Da una nota del ministero dell’Istruzione si apprende inoltre che “al momento attuale non è stata assunta, non ha nessun contratto”. “Le assunzioni e lo scorrimento della graduatoria di merito del concorso – ripetono a viale Trastevere – cui la ministra Lucia Azzolina ha legittimamente partecipato, sono di stretta competenza del ministero (cioè dell’amministrazione) e non della ministra, in base a un principio di netta separazione del potere politico dalla funzione amministrativa (“all’esclusivo servizio della Nazione”, secondo l’art. 98 della Carta Costituzionale). Dette assunzioni, a maggior ragione in periodo di emergenza sanitaria, servono a dare dirigenti scolastici alle istituzioni scolastiche. Smettere di assumere solo perché fra i vincitori di quel concorso figura anche la ministra, che si è iscritta alle prove nel 2017, quando era solo una docente, e lo ha regolarmente superato, sarebbe un illecito, oltre a ledere l’organizzazione delle scuole”.