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Covid-19, Conte: “Il vaccino per il Coronavirus non deve essere obbligatorio”

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Il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte è intervenuto a Ceglie Messapica ospite de La Piazza, l'evento organizzato da Affaritaliani.

Il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, è intervenuto a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, ospite de La Piazza, l’evento organizzato da Affaritaliani. Ecco quanto dichiarato dal Premier.

Le dichiarazioni di Conte

Intervistato dal direttore di Affaritaliani.it, Angelo Maria Perrino, a Ceglie Messapica, il premier Giuseppe Conte ha dichiarato: “Cosa non rifarei? Non saprei dire una cosa in particolare. Anche i famosi Dpcm a monte avevano dei decreti legge e li abbiamo assunti sempre avendo alla base le valutazioni di tutti gli esperti, con grande condivisione di tutti i ministri e dei rappresentanti degli enti locali. Le decisioni le abbiamo sempre prese con grande ponderazione e responsabilità”.

In merito al lockdown nazionale ha affermato: “Io vorrei ricordare che dopo il verbale del giorno 7 del Cts, quando il Cts si è convinto che ci voleva una misura più radicale per Alzano e Nembro è successo un fatto nuovo, che molti si sono recati da Nord a Sud. A quel punto abbiamo ritenuto fosse prioritario mettere in sicurezza il Sud, che significava mettere in sicurezza il Paese. E di questo sono orgoglioso”. Per poi aggiungere: “Io il bilancio lo farò alla fine. Ma nelle ultime settimane il bilancio lo stanno facendo tanti quotidiani internazionali e mi sembra sia positivo. Ed è motivo di grande orgoglio. E se questo bilancio è positivo è merito di tutti voi. Il rispetto delle regole ci è costato molto ma se possiamo essere additati come modello per altri Paesi questo è un grande obiettivo“. Per poi aggiungere: “Dobbiamo completare alcuni ospedali, dobbiamo migliorare l’efficienza di alcune strutture. Ma molti di questi progetti rientreranno anche nel piano di rilancio”. Il Mes? “No, frattanto abbiamo chiesto il fondo Sure, che sono 28,5 miliardi”.

Sempre nel corso del suo intervento a La Piazza Giuseppe Conte ha dichiarato: “Ho sempre detto che avremmo lavorato fianco a fianco con gli scienziati ma mai che avremmo ceduto delle responsabilità, c’è un compito della politica. Non ho mai detto che avremmo seguito alla lettera le loro valutazioni”. Troppi decreti? “Non mi sono mai divertito, ve lo posso assicurare. I decreti li abbiamo adottati quando erano necessari“.

Il Premier ha inoltre affermato di voler rivendicare la riservatezza: “Si sono scritte e dette cose inesatte. Chiariamo bene le cose: voi immaginate cosa significava per gli scienziati elaborare proposte, analizzare dati e avere i riflettori della tv. Non avrebbero avuto tranquillità. Quando c’è un processo decisionale così delicato io rivendico che quei verbali restino riservati. Ma non significa secretati, non ho mai posto un segreto di Stato. E vi annuncio che sono il primo che consentirà la pubblicazione di tutto, non abbiamo nulla da nascondere”.

Per quanto riguarda il vaccino ha poi aggiunto: “L’Italia è leader nella ricerca del vaccino. Siamo in alcuni progetti di ricerca, con segnali positivi. Se si dovessero confermare queste previsioni, c’è la possibilità di disporre presto del vaccino e di poterlo mettere a disposizione di altri Paesi europei. Quando presto? Mesi diciamo. Entro l’anno? Speriamo”.

Vaccino non obbligatorio

“Non ritengo debba essere obbligatorio, ma deve essere messo a disposizione”, ha sottolineato Conte esprimendo la sua linea in merito alla cura per Coronavirus con l’augurio che sia pronta in tempi rapidi. Non nascondendo a riguardo cauto ottimismo: “Se mi dovessero confermare queste proiezioni ottimistiche c’è la possibilità di mettere il vaccino presto a disposizione di tutti e anche di altri Paesi Ue. Quanto presto? Mesi diciamo. Entro l’anno? Speriamo”.