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Coronavirus in Campania, test obbligatorio per chi rientra dall'estero

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Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha firmato una nuova ordinanza incentrata sul rischio di diffusione del coronavirus.

Rischio diffusione del coronavirus in Campania: il governatore Vincenzo De Luca dispone l’obbligo di tampone per chi rientra dalle vacanze all’estero. Il presidente della Regione Campania ha firmato una nuova ordinanza, la numero 67, con la quale, oltre all’istituzione di una mini zona rossa, si introduce una novità per chi torna dai viaggi fuori dai confini nazionali.

Coronavirus in Campania: le disposizioni

“Fatte salve tutte le disposizioni nazionali e regionali – si legge nell’ordinanza – già vigenti in tema di rientri dai Paesi extra Schengen e da quelli individuati, dai competenti organi statali, come a maggior rischio, a tutti i cittadini residenti nella regione Campania che, fino al 31 agosto 2020, facciano rientro da vacanze dall’estero, con tratte dirette o attraverso scali o soste intermedie nel territorio nazionale, è fatto obbligo di segnalarsi entro 24 ore dal rientro al competente Dipartimento di prevenzione della Asl al fine della somministrazione di test sierologici e/o tamponi e del monitoraggio della relativa situazione epidemiologica”. Con la stessa ordinanza De Luca ha anche istituito una mini zona rossa a Sant’Antonio Abate.

“L’abbassamento dell’età dei contagiati”

“Registriamo intanto due fenomeni gravi – ha dichiarato De Luca in merito all’emergenza coronavirus in Campania – l’abbassamento forte dell’età dei contagiati; il dilagare di contagi importati da altri Paesi, anche da parte di nostri connazionali. Rivolgo al Governo una richiesta precisa. Si organizzi ad horas un piano specifico di controlli capillari che mobiliti in maniera massiccia e quotidiana tutte le forze dell’ordine, per garantire il rispetto delle norme anti Covid”.

“Rischiamo di non arrivare a settembre”

“E’ impensabile – ha concluso il governatore – che si possa gestire con efficacia questa fase transitoria senza questi interventi. L’assenza di un tale piano, unito a comportamenti irresponsabili di singoli cittadini e operatori, è destinato a produrre una nuova esplosione del contagio. Ho detto ripetutamente e ripeto: in queste condizioni c’è il rischio di non arrivare neanche a settembre, con il nuovo anno scolastico alle porte”.