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Caso bonus, Bocci si dimette da coordinatore del centrodestra

Ubaldo Bocci si è dimesso da coordinatore del centrodestra a seguito del caso bonus Inps

L'imprenditore Ubaldo Bocci si è dimesso dalla carica di coordinatore del centro destra.

Ubaldo Bocci non è più coordinatore del centrodestra in Palazzo Vecchio a Firenze. A seguito del caso bonus Inps percepito e poi dato in beneficenza, sotto attacco da mezza Italia sui social e dai partiti, l’imprenditore fiorentino ha deciso di dimettersi dall’incarico.

Ubaldo Bocci si è dimesso

L’annuncio dovrebbe arrivare a breve, ma la notizia è ormai ufficiale tanto che ci sono già i primi commenti: Ubaldo Bocci non è più coordinatore del centro destra in Palazzo Vecchio. Non lascia il consiglio comunale, ma smette di rappresentare Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, i partiti col cui sostegno il manager si era candidato a sindaco nel 2019. Bocci, che ha dichiarato 277 mila euro nel 2019, ha chiesto e riscosso le due tranche del bonus da 600 euro per “provocazione”, per far capire che la legge era sbagliata, e poi ha deciso di dare quei soldi in beneficenza a due associazioni che si occupano di disabili e poveri. La notizia ha indignato migliaia di persone e spinto i partiti del centrodestra a sfiduciarlo. Anche per non danneggiare la campagna elettorale della destra per le regionali, l’imprenditore ha preferito rassegnare le dimissioni.

Il commento di Alessandro Draghi

Con queste parole il capogruppo di Fratelli d’Italia, Alessandro Draghi, ha commentato la scelta di Bocci: “Condivido e apprezzo la scelta compiuta da Bocci, necessaria del resto; resto convinto della onestà e buonafede di Ubaldo; purtroppo per la sua inesperienza politica , si è tirato la zappa sui piedi e con un atto fatto in maniera goffa ha fatto storcere il naso a molti che lo avevano sostenuto”.

Le parole di Bussolin e Cocollini

Dalla Lega, Federico Bussolin ed Emanuele Cocollini hanno parlato di “atto dovuto”: “Abbiamo appreso con grande amarezza e sconcerto la questione legata alla richiesta del bonus di 600 euro da parte del consigliere Ubaldo Bocci, il cui reddito non ha certo bisogno di un modesto introito destinato per legge a chi soffre ed è in difficoltà economiche. Non abbiamo potuto fare a meno di rilevare che non ci può essere nessuna provocazione di fronte alla tragedia causata dalla pandemia. Tragedia che stanno vivendo migliaia di famiglie fiorentine. Per questo prendiamo atto delle dovute dimissioni”. Poi hanno sottolineato: “Non si può essere credibili agli occhi dei cittadini se non si riesce a comprendere che chi siede nelle istituzioni ha il dovere morale di essere d’esempio per la comunità che rappresenta“.