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Avviso di garanzia a Conte, Salvini commenta: "Atteggiamento criminale"

salvini conte

Salvini ha commentato l'avviso di garanzia nei confronti di Giuseppe Conte, spiegando che quello del premier è stato un "Atteggiamento criminale".

A qualche ora dalla notifica dell’avviso di garanzia nei confronti del presidente del Consiglio Giuseppe Conte è arrivato anche il commento di Matteo Salvini, che non ha esitato a definire criminale l’atteggiamento del premier nel gestire l’emergenza sanitaria, ovviamente se dovessero essere confermate le accuse lanciate delle numerose denunce provenienti da tutta Italia. Il leader leghista è poi tornato sulla vicenda dei parlamentari che hanno ottenuto il bonus Inps, ribadendo che chi sbaglia deve pagare.

Avviso di garanzia a Conte, il commento di Salvini

Intervistato dai giornalisti sulla spiaggia toscana di Forte dei Marmi, Salvini ha così commentato l’avviso di garanzia ricevuto da Conte: “Meglio tardi che mai; se fosse vero quanto emerso dal comitato scientifico sarebbe un atteggiamento criminale. Non aver chiuso le zone rosse in Lombardia per tempo come richiesto, quindi causando danni e morti, e aver chiuso dopo mezza Italia al centrosud senza la necessità scientifica di farlo. Quindi morti per Covid al Nord e morti per disperazione, crisi economica e per fame al Sud. Se così fosse altro che avviso di garanzia”.

Il leader del Carroccio ha poi sostenuto l’iniziativa di quei primi cittadini che hanno deciso di denunciare il premier per la gestione a loro dire deleterie della pandemia: “Il sindaco di Treviso ha chiesto i danni allo Stato e ha fatto assolutamente bene; poi non so se qualcuno abbia denunciato qualcun’altro o no però ripeto, come ho letto io i verbali del Comitato Tecnico Scientifico e sono saltato sulla seggiola immagino ad esempio [lo stato d’animo ndr] dei sindaci bergamaschi, che sono stati all’epicentro del disastro, a leggere che qualcuno ha dato l’allarme e qualcuno lo ha poi ignorato”.

La sospensione dei due deputati

Salvini si è poi soffermato sulla recente sospensione dei due deputati leghisti Andrea Dara e Elena Murelli, rei di aver chiesto e ottenuto il bonus Inps da 600 euro destinato ai lavoratori autonomi e alle partite Iva in difficoltà: “Chi ha preso quei soldi viene sospeso e perderà così la possibilità di essere ricandidato. Noi della Lega in casa nostra siamo inflessibili. Spero altri partiti facciano uguale”.

Non manca tuttavia l’ennesima stoccata al presidente dell’Inps Pasquale Tridico: “Nonostante la trama dei fatti, mi chiedo come faccia a non dimettersi il presidente Inps che ha pagato i bonus e non la cassa integrazione agli italiani rimasti senza lavoro per la pandemia. […] Non vorrei avesse tirato fuori questi dati per coprire i problemi, veri, del presidente del Consiglio”.