Bonus deputati, da Sgarbi pesanti insulti a Fico e Di Maio

Nel corso della trasmissione di La7 ‘In Onda’ sono volati insulti da Vittorio Sgarbi nei confronti del presidente della Camera, Roberto Fico, e della compagine di Governo tutta. Il cruccio che ancora una volta ha fatto ribollire le vene del noto critico d’arte, non nuovo ad accuse e scenate eclatanti rigonfie di improperi (non ultima quella che gli è costato essere trascinato con la forza dall’aula di Montecitorio)è stato stavolta il bonus 600 euro deputati. “Questa legge è stata voluta da Pd e M5s: si tratta di una regalia senza logica, proprio come il reddito di cittadinanza” attacca Sgarbi. “La colpa è di un governo di inetti che fa leggi idiote. Dovrebbe andare a casa il signor Fico che dice che la politica ha una funzione etica“. Il parlamentare si scaglia ancora: “Fico è un ignorante, è un uomo che non ha civiltà, né cultura e quindi non può fare il presidente della Camera“. Altro obbiettivo delle offese con cui Sgarbi insulta Fico, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che definisce “una capra assoluta e quindi non può fare il ministro degli Esteri. Anche se prendessero un euro, sarebbe un euro buttato per persone totalmente incapaci“.

Bonus deputati, Sgarbi insulta Fico

Va giù forte l’opinionista televisivo e parlamentare Vittorio Sgarbi secondo cui i deputati che hanno richiesto il bonus di 600 euro – e su cui ieri è intervenuto anche il Garante della Privcay – hanno solo la ‘colpa’ di aver usufruito di una misura legittimata dal nostro Parlamento: “Quelli che hanno chiesto il bonus, poverini, sono ingenui, cxxxxxxi, ma avevano un diritto garantito dal dottor Fico”

“Non hanno commesso nessun delitto, ma sono stati indotti a chiedere quel bonus da una legge non certo votata da me.”Io mi astengo sempre” – continua Sgarbi – “perché non voglio essere complice di un Parlamento di deficienti e infatti sono stato espulso per 15 giorni. e poi, ancora Sgarbi che insulta Fico: “E’ una legge fatta dai cretini e dagli incapaci tipo Fico, che doveva stabilire che i parlamentari non avevano diritto a quel bonus.”