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Azzolina: "Obiettivo scuola è non richiudere. Non facciamo come altri paesi"

Azzolina scuola

"Ci sono Paesi che hanno subito richiuso. Altri riaprono con l'obbligo della mascherina. Noi non facciamo così", ha assicurato il ministro Azzolina.

Proprio mentre cresce la nuova allerta per l’aumento dei contagi da coronavirus in Italia, si teme sul futuro della scuola: per il direttore sanitario dell’Ats di Milano, infatti, sarà proprio con la ripresa delle lezioni e con un maggior incremento dei viaggi in treno che il virus potrà tornare a circolare. Ma il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, non ha dubbi: “L’obiettivo della scuola è non dover richiudere”.

Azzolina, l’obiettivo della scuola

Il ministro dell’Istruzione ha assicurato che non ci saranno ritardi: gli studenti torneranno in aula il 14 settembre. Intervenuta ai microfoni di Radio Anch’io, ha fatto sapere che arriveranno 2,4 milioni di banchi e 11 milioni di mascherine al giorno. Inoltre, saranno garantiti 50 mila litri di gel igienizzante e test rapidi per il personale scolastico.

Resta da accertare la disponibilità del materiale entro la data di riapertura delle scuole. Infatti, i nuovi banchi monoposto prodotti dalle 11 imprese che si sono aggiudicate l’appalto dovrebbero essere consegnati fino a ottobre. Così è previsto da una “programmazione nazionale e una tempistica che terrà conto delle effettive priorità scolastiche e sanitarie dei vari territori”. A spiegarlo è stato lo staff del commissario straordinario Domenico Arcuri. Il rischio quindi è che molte scuole non ne siano in possesso al momento della ripartenza.

Ma la Azzolina si dice pronta a riaprire i cancelli. A Rai Radio 1, infatti, ha dichiarato: “L’obiettivo non è tanto riaprire le scuole a settembre, ma fare in modo che non richiudano”. Poi ha voluto sottolineare: “Ci sono Paesi che hanno riaperto ma hanno subito richiuso. Altri Paesi riaprono con l’obbligo di usare la mascherina. Noi non facciamo così”.