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De Luca sulla scuola: "Controllo temperatura al vaglio"

Scuola, De Luca propone misurazione temperatura

Vincenzo De Luca propone la misurazione della temperatura a scuola, visto il rientro di settembre alle porte e la presenza del Coronavirus.

De Luca vorrebbe la misurazione della temperatura a scuola, come misura preventiva anti Coronavirus. Il rientro sui banchi è sempre più vicino, ma il governatore della Campania si dimostra abbastanza scettico sulle misure comunicate dal Governo per gli istituti scolastici.

De Luca: “Misurazione temperatura a scuola”

Una di queste, la principale, prevede la misurazione della temperatura a casa, prima che lo studente arrivi a scuola. In merito, Vincenzo De Luca ha annunciato che, assieme all’Unità di Crisi e i responsabili della Pubblica Istruzione, ha messo al vaglio il controllo all’interno dell’istituto stesso. Irrealistica la previsione nazionale del monitoraggio effettuato a casa”, ha dichiarato, “in vista della riapertura”.

In corso un monitoraggio delle tipologie di classi e scuole “sapendo che un alunno con febbre potrebbe avere un effetto a catena difficilmente gestibile”. Non c’è ancora nulla di certo ma, se la misura entrasse in vigore, si tratterebbe della seconda ipotetica deviazione ad una regola nazionale. La prima, quella sulla chiusura dei confini regionali: “Nel Nord il numero maggiore dei rientri si avrà proprio entro fine mese. Numeri di contagi alla mano, se avremo dati preoccupanti, chiederemo al Governo di ripristinare la limitazione della mobilità interregionale”, ha detto, “E lo faremo con grande determinazione”.

L’appello di De Luca ai giovani

Recente la chiacchierata del governatore della Campania con il commissario Domenico Arcuri, circa l’obiettivo di arrivare a breve fino ai 10mila tamponi giornalieri. In merito invece ai giovani che rientrano dalle vacanze, De Luca ha lanciato un messaggio forte e chiaro: “Rivolgo un appello pressante, in particolare ai giovani e a quanti hanno frequentato destinazioni a rischio, a evitare, al loro rientro, contatti diretti con familiari anziani, e a segnalarsi all’Asl di appartenenza”.