Una notizia che nessuno si sarebbe aspettato e che è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Il governatore della regione Sicilia Nello Musumeci ha annunciato la chiusura di tutti hotspot destinati a ospitare i migranti sull’isola. Quella di Musumeci è una presa di posizione contro uno Stato che per tanto tempo ha usato la Sicilia come territorio di sbarco per chi veniva dal mare mediterraneo scappando da povertà e guerra. Entro poche ore il presidente avrà tra le sue mani che sarà l’ordinanza che potrebbe mettere fine all’accoglienza dei migranti in Sicilia.
Sicilia, la chiusura degli Hotspot: basta accoglienza
“La Sicilia non può continuare a subire questa invasione di migranti. Tra poche ore sara’ sul mio tavolo l’ordinanza con cui dispongo lo sgombero di tutti gli Hotspot e dei Centri di accoglienza esistenti. Si attivi un ponte-aereo immediatamente e si liberi la Sicilia da queste vergognose strutture, iniziando da Lampedusa. Le regole europee e nazionali sono state stracciate.” Così ha esordito il presidente della regione Sicilia, in quello che possiamo definire un discorso pieno di rabbia. Del resto i continui rimbalzi di responsabilità tra Italia ed Europa e l’utilizzo della stessa Sicilia come porto d’Europa e territorio di sbarco della maggioranza dei migranti, non ha fatto che alimentare questa rabbia a lungo repressa.
“L’Europa fa finta di niente e il governo nazionale ha deciso, malgrado i nostri appelli, di non attuare i decreti vigenti e di non chiudere i porti, come invece ha fatto lo scorso anno con il decreto interministeriale Interno-Difesa-Trasporti. C’è una colpevole sottovalutazione del fenomeno senza precedenti. E non capiscono quanto stia crescendola tensione. Vogliono far diventare razzisti i siciliani, che sono il popolo più accogliente di tutto il mondo? Adesso se vogliono a Roma impugnino pure la mia ordinanza. Basta: abbiamo avuto fin troppo rispetto istituzionale su questa emergenza, ricambiato da silenzi, indifferenza e omissioni” Ha concluso il presidente.