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Salvini usa spot dei Ringo, Barilla replica: "Non lo abbiamo autorizzato"

Salvini Ringo

Una nuova foto di Salvini ha suscitato polemiche sui social: il leader leghista è stato accusato di aver usato lo spot dei Ringo. La Barilla risponde.

Mentre il leader della Lega è impegnato in prima linea per fermare i numerosi sbarchi di migranti in Italia e accusa il governo per la gestione del problema, le sue foto sui social finiscono nel mirino delle polemiche. È il caso di uno scatto in cui Matteo Salvini stringe la mano a un ragazzo di colore: con quell’immagine, secondo molti utenti, il leghista ha usato lo spot dei Ringo. Non si è fatta attendere la risposta della Barilla. L’azienda, infatti, fa sapere: “Non lo abbiamo autorizzato”.

Salvini, spot Ringo: risposta di Barilla

“Gentilissima Barilla, scorrendo il profilo della Lega ho trovato, in mezzo alla solita sequenza di messaggi che fomentano odio e risentimento verso gli immigrati, una immagine dei biscotti Ringo. Nell’attesa di una presa di distanza, mi asterrò dal consumare i vostri prodotti”, ha scritto sui social un utente. Immediata la polemica: in molti si dicono pronti a boicottare il marchio Barilla, produttore dei biscotti Ringo.

“All’azienda Pavesi di Novara e alla Barilla (di cui fa parte). Salvini nella sua campagna elettorale ha usato una vostra foto col marchio “Ringo” in evidenza accostandola a una sua immagine. Ne siete consapevoli? Approvate questa operazione? O intenterete causa per danni alla vostra immagine?”, è il tweet di un altro antagonista salviniano.

Salvini Ringo

Alcuni hanno sollevato ulteriori critiche e la polemica sembra solo agli inizi. “Sapete quando è nato lo spot della Ringo? Quando ancora c’era lo spot di “Ava come lava” di Calimero. È un pulcino nero e, per diventare bello come i suoi fratellini bianchi, cerca di lavarsi con il detersivo. Questo è solo uno dei tanti spot razzisti, scrive qualcuno.

Non mancano però le prese di posizione a favore della Barilla. Infatti, c’è chi sui social ha scritto: I Ringo sono buonissimi, lo spot è sempre stato identico a sé stesso, fin da quando sono bambina. Ora, perché un deficiente ha associato una pubblicità al legaiolo, dovete boicottare un’intera azienda?”.

Contattata telefonicamente dall’AdnKronos, la Barilla ha risposto alle critiche e sottolineato: “Non abbiamo mai autorizzato la Lega a usare lo spot dei Ringo né il marchio”. Sul proprio account Twitter è arrivata un’altra replica: “Non abbiamo autorizzato nessun utilizzo del marchio Ringo da parte di nessun movimento o gruppo politico”.