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La Lega sparisce al Sud: solo un comune su 10 presenta il simbolo

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Il Carroccio si presenta solo su 36 dei 372 delle 8 regioni al voto a Settembre, meno di uno su dieci. Il dato conferma il declino della Lega al Sud.

A certificare il declino della Lega di Salvini al Sud non ci sono solo i sondaggi: il simbolo del partito è sparito dalle liste per le elezioni amministrative al Centro-Sud. Dalla trasformazione nazionale voluta dal segretario sembra siano tornati i tempi del Senateur.

Il simbolo della Lega quasi assente al Sud

Il partito di Matteo Salvini, su 372 Comuni delle 8 Regioni del centro-sud in cui si va al voto a Settembre, ha presentato il simbolo del Carroccio solo in 36 città, meno di uno su dieci. Un cambiamento radicale se si pensa che alle europee la Lega è stato il secondo partito con il 23,3% dei voti. Inoltre capace di vincere in regioni come Abruzzo, Calabria e Sicilia dove storicamente non aveva ottenuto risultati.

Secondo l’analisi di Giacomo Salvini su Il Fatto Quotidiano, il dato più impressionante riguarda la Campania, dove su ben 85 comuni il Carroccio è riuscito a presentare il proprio simbolo solo in cinque casi. Non ci sarà nessuna lista invece in provincia di Benevento. Il dato che pesa di più è la quasi totale assenza della Lega nell’area metropolitana di Napoli, dove il Carroccio corre con una propria lista solo in un comune su 28 e non c’è traccia nemmeno nel Sannio e nell’Irpina”.

Colpisce il caso delle Calabria dove la Lega avrebbe potuto ricevere l’aiuto della governatrice Santelli. Infatti aggiunge Giacomo Salvini: “Qui su 73 Comuni che andranno al voto, il simbolo del Carroccio si trova solo in quattro sopra i 15 mila abitanti, tra cui Reggio Calabria dove Salvini punta forte su Antonio Minicuci e Antonio Manica a Crotone. Nel resto della regione, il commissario regionale Cristian Invernizzi si è accontentato di piazzare qua e là qualche candidato, ma tutti in liste civiche”.

I numeri del declino

“In Puglia invece la Lega si presenta in 11 Comuni su 49 (22%) mentre va peggio in Abruzzo – governata da Marco Marsilio (FdI) dal febbraio 2019 – dove il Carroccio corre in soli 2 comuni su 62: Chieti e Avezzano (L’Aquila). Va un po’ meglio in Sicilia dove storicamente il centrodestra è più forte delle altre regioni del Meridione: qui la Lega si presenterà in 16 comuni su 61. Meno di uno su tre. Lorenzo Pregliasco, fondatore di Youtrend, spiega: ‘Se l’opinione pubblica muta velocemente, il processo di rappresentanza politica richiede più tempo – spiega – Se a questo aggiungiamo il fattore della crescita di Fratelli d’Italia, si spiega perché la Lega sia ancora un partito con un forte baricentro al nord'”, spiega Giacomo Salvini.

A tutto ciò si aggiunge un problema di qualità della classe dirigente. Ciò ha costretto al Carroccio a candidare in Campania e Puglia politici di vecchio corso, trasformisti e notabili locali. “La Lega al Sud è in ritirata perché alle elezioni regionali i rapporti dei micronotabili contano di più dei rapporti di opinione – analizza il politologo Calise – È chiaro che fino a quando Salvini è stato al governo poteva godere di un effetto bandwagon (salire sul carro del vincitore, ndr) da parte di un notabilato meridionale attento alle dinamiche clientelari”, conclude il giornalista.