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Scuola, al via con i corsi di recupero. Azzolina: “Lavoriamo insieme”

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La scuola finalmente parte con i corsi di recupero. Istituti in fermento per le nuove linee guida. Raggiunto l’accordo sul trasporto.

A distanza ormai di circa due settimane dall’inizio della scuola, sembra che ormai sia tutto pronto con la definizione degli ultimi dettagli. Uno su tutti le modalità organizzative del trasporto pubblico locale che sono state approvate; svolgerà una funzione fondamentale, soprattutto in questo periodo di Coronavirus, dove mantenere il distanziamento sociale è più che mai importante.

Inoltre una conferma: in classe non serve la mascherina purché la distanza sia comunque minimo di un metro, come prescritto nelle basilari regole anti-covid. La mascherina va tolta in classe solo qualora ci si venga a trovare in situazioni statiche oppure laddove si abbia la necessità di fare attività come la ginnastica o il canto dove si ha la necessità di respirare più del solito. Il primo test vero e proprio saranno i corsi di recupero che ogni settembre includono tutte quelle persone che devono recuperare delle materie.

Scuola, al via con i corsi di recupero

Lavoriamo tutti insieme e riconsegniamo le scuole ai nostri studenti: il Paese ce ne sarà riconoscente. Abbiamo una responsabilità storica grande. Sarà un anno duro. Ma anche l’inizio di un percorso diverso. Avremo le risorse dall’Europa con cui costruire la scuola di domani, a partire dagli insegnamenti di questi mesi. Abbiamo le idee e il coraggio per realizzarle”, lo ha scritto il ministro dell’istruzione Lucia Azzolina in una lettera destinata ai docenti, al personale scolastico e ai dirigenti. Le sue parole sono comunque positive e infondono un messaggio solare e ottimista.

Il Ministro dell’Istruzione Azzolina ha infine proseguito precisando come già da giugno il ministero fosse all’opera in vista della prossima apertura a settembre. Già a giugno è stato varato il Piano per la ripartenza di settembre, preparato insieme ai tanti attori del sistema scolastico e istituzionale. Da allora non ci siamo mai fermati. Abbiamo collaborato con le autorità sanitarie per avere regole condivise. E se queste si sono evolute nel corso dell’estate è perché il quadro di una pandemia non è una fotografia, non è statico, e al mutare delle condizioni la politica può e deve prendere nuove decisioni. Lo abbiamo fatto. Oggi abbiamo regole chiare, tra le più rigorose in Europa”.